Positano - Velocità, sorpasso, abbaglio del sole al tramonto, rallentamento delle auto che procedevano verso Sorrento. Si valutano tutte le ipotesi per far luce sulla drammatica carambola tra moto di sabato pomeriggio a Tordigliano, poche centinaia di metri oltre Positano, in cui hanno perso la vita Raffaele Rispoli e Vincenzo Veropalumbo. Due lutti che hanno colpito altrettante comunità, Positano e Scafati, dove i giovani erano apprezzati e benvoluti. Uno strazio, al tramonto, quello vissuto tra i tornanti della 163, in territorio di Vico Equense. È lì, in quel maledetto punto in cui Raffaele, figlio di noti albergatori di Positano, ha perso la vita sul colpo dopo l’impatto col motociclo su cui viaggiava Vincenzo Veropalumbo, che in questi giorni potrebbero recarsi i periti che la procura di Torre Annunziata si appresta a nominare. Una dinamica non completamente chiara quella che ha generato il terribile incidente di sabato sera. Esisterebbero versioni contrastanti circa l’accaduto anche se i carabinieri di Sorrento hanno ricostruito una prima versione dei fatti in cui si parla di sorpasso, da parte della moto alla cui guida c’era il 27enne di Positano, ad un pulmino con a bordo una ventina di turisti danesi. Il procuratore di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e non è escluso che nei prossimi giorni si possa procedere all’iscrizione di alcuni nomi nel registro degli indagati. La tragedia ha seminato rabbia e disperazione non solo tra i familiari e gli amici. Raffaele Rispoli, secondogenito di una delle proprietarie dell’albergo Savoia di Positano, lavorava nell’azienda di famiglia. Bravo, serio, per bene. Era diretto a Sorrento nel momento in cui si è verificato l’impatto.
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lunedì 11 agosto 2014
Incidente mortale a Positano, aperta inchiesta per omicidio colposo
Positano - Velocità, sorpasso, abbaglio del sole al tramonto, rallentamento delle auto che procedevano verso Sorrento. Si valutano tutte le ipotesi per far luce sulla drammatica carambola tra moto di sabato pomeriggio a Tordigliano, poche centinaia di metri oltre Positano, in cui hanno perso la vita Raffaele Rispoli e Vincenzo Veropalumbo. Due lutti che hanno colpito altrettante comunità, Positano e Scafati, dove i giovani erano apprezzati e benvoluti. Uno strazio, al tramonto, quello vissuto tra i tornanti della 163, in territorio di Vico Equense. È lì, in quel maledetto punto in cui Raffaele, figlio di noti albergatori di Positano, ha perso la vita sul colpo dopo l’impatto col motociclo su cui viaggiava Vincenzo Veropalumbo, che in questi giorni potrebbero recarsi i periti che la procura di Torre Annunziata si appresta a nominare. Una dinamica non completamente chiara quella che ha generato il terribile incidente di sabato sera. Esisterebbero versioni contrastanti circa l’accaduto anche se i carabinieri di Sorrento hanno ricostruito una prima versione dei fatti in cui si parla di sorpasso, da parte della moto alla cui guida c’era il 27enne di Positano, ad un pulmino con a bordo una ventina di turisti danesi. Il procuratore di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e non è escluso che nei prossimi giorni si possa procedere all’iscrizione di alcuni nomi nel registro degli indagati. La tragedia ha seminato rabbia e disperazione non solo tra i familiari e gli amici. Raffaele Rispoli, secondogenito di una delle proprietarie dell’albergo Savoia di Positano, lavorava nell’azienda di famiglia. Bravo, serio, per bene. Era diretto a Sorrento nel momento in cui si è verificato l’impatto.
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