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martedì 20 gennaio 2015

Sorrento. Negozi, saldi flop: sos Ascom. Il patron Parisi: «Servono più eventi»

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - Il commercio è in crisi. E non è un mistero. Ma adesso spunta un dato inquietante, che non fa altro che allarmare innanzitutto i titolari delle attività del centro storico e che va a “sconfessare” di colpo la parziale ripresa registrata nei primi giorni dei saldi. Perché, se è vero che all’apertura della stagione che prevede gli sconti si è registrato un incremento delle vendite pari al 3% rispetto a un anno fa, adesso questo sottile aumento va definitivamente in fumo. Crescita zero, sulla statistica di 12 mesi fa. Dopo un parziale segno positivo – a detta degli esercenti complice anche il maxi concerto di Alessandra Amoroso in piazza Tasso e altre iniziative turistiche messe a punto dall’amministrazione comunale – il commercio continua a restare in crisi. E’ l’analisi nuda e cruda che arriva direttamente dagli imprenditori e confermata numeri alla mano anche da Ascom. Lo dice chiaro e tondo Franco Parisi, presidente dell’associazione: «Avevamo sperato senza mezzi termini che l’aumento del 3% delle vendite potesse rappresentare un segnale per l’intero comparto.
 
E invece, purtroppo, i saldi non funzionano più come una volta. Si può ambire a proporre una manovra attraverso la quale invogliare i clienti a spendere e fare shopping ma di questi tempi le cose si complicano. Nelle ultime settimane, alla luce anche della chiusura delle altre attività ricettive, in giro non ci sono turisti. Né italiani né stranieri. E quindi adesso siamo davvero nei guai». Eppure, in un momento del genere, in cui si fa difficoltà a sbarcare il lunario e garantire un pasto caldo ai propri figli, rimanere al passo con gli incassi dell’anno scorso potrebbe rappresentare un miglioramento. Una sorta di “ossimoro commerciale” che secondo gli esercenti potrebbe essere messo in soffitta con una migliore sinergia con l’amministrazione comunale di Sorrento. Una questione molte volte dibattuta quella della necessità, a detta dei vertici di Ascom, di trovare contromisure concordate con l’ente circa prospettive per destagionalizzare e ambire a nuove fette di mercato e clienti. «Sostanzialmente – prosegue il presidente degli esercenti – avremmo bisogno di un’attività politica locale volta alla ripresa del commercio attraverso eventi, manifestazioni e proposte incisive così da supportare l’attività dei negozi di Sorrento». A favore degli esercenti, così da proporre sul tavolo – immediatamente – una soluzione in grado di poter fronteggiare il crac del commercio sembra quella già lanciata e approvata dall’intero consiglio comunale per il “made in Sorrento”. Un progetto portato avanti dall’assessore con delega al commercio e al contenzioso, Massimo Coppola, che trovò riscontri positivi: sgravi sulla tassa sui rifiuti a favore degli esercenti che, nelle proprie attività commerciali, esponevano merce interamente prodotta proprio nella città del Tasso. Una Sorrento nei guai, che così come le vicine Sant’Agnello e Piano deve fare i conti con le chiusure di attività storiche. Almeno il 6% di attività (bar compresi) aperte in meno rispetto a un anno fa sintetizza una statistica ufficiosa, ipotizzata, che attende ulteriori riscontri in prossimità della primavera che di solito coincide con la ripresa economica per un territorio che non può fare a meno di turisti e boccate d’ossigeno.

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