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martedì 7 aprile 2015

Fiordo di Crapolla stanziati 380 mila euro ma la Regione tace

Massa Lubrense - Arrivano 380 mila euro /per ridare vita al fiordo di Crapolla, splendida insenatura nel golfo di Salerno. Per il recupero dell'area la cifra non è sufficiente, ma testimonia la buona volontà dell'amministrazione di Massa Lubrense che con l'approvazione, venerdì scorso, del piano di fattibilità, ha confermato di voler rispettare l'impegno assunto con la comunità locale e con il pool di esperti dell'università Federico II. All’ appuntamento, dopo le energie profuse dalla cultura scientifica e giustamente rivendicate dal rettore Gaetano Manfredi, manca solo la Regione Campania che potrebbe raccogliere l'appello degli studiosi. Intanto continuano le ricerche sul campo compiute, a partire dal 2008 di esperti e volontari. «Abbiamo bisogno di un sostegno importante - dicono insieme l’assessore alla cultura di Massa, Donato laccarino, e il presidente dell'Archeoclub Stefano Ruocco - ma, al momento, non ci sono segnali positivi, anche se i tempi sono maturi perché si passi dalle promesse ai fatti». Le promesse si perdono nella notte dei tempi. Dell'urgenza di intervenire per la salvaguardia del fiordo, infatti, si fa esplicito cenno già nel Piano paesistico della penisola sorrentina redatto con la giusta severità da Roberto Pane e Mario Piccinato nella seconda metà degli anni settanta: sono trascorsi da allora quarant'anni. Questa, dunque, è l'ultima chiamata per la salvezza del sito che, senza tutela, è diventato oltremodo vulnerabile. Con lo stanziamento deciso dal Comune di Massa Lubrense, si provvederà per ora alla messa in sicurezza dell'Abbazia medievale, si garantirà il recupero di uno solo dei dieci "monazeni" presenti sul territorio e utilizzati dai pescatori di Torca. E si metterà in funzione un punto di accoglienza. (Fonte: c.f. da la Repubblica Napoli)

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