Benedetto Migliaccio |
Vico Equense - Con 46 voti favorevoli ed un solo astenuto, la Conferenza Metropolitana ha dato il via libera all’adozione definitiva dello Statuto della Città Metropolitana di Napoli. La Carta fondamentale del nuovo Ente è stata approvata al termine della seduta della Conferenza, composta da tutti i Sindaci dei Comuni dell’area metropolitana, tenutasi giovedì pomeriggio presso l’aula consiliare di Santa Maria la Nova a Napoli. Per essere approvato, il documento doveva ricevere il sì di almeno un terzo dei Comuni (31). In una missiva - che pubblichiamo integralmente - inviata a Luigi De Magistris Sindaco Metropolitano e ai Sindaci dei territori coinvolti, il Sindaco di Vico Equense Benedetto Migliaccio riflette sul voto: "E’ bene - scrive il Primo Cittadino di Vico Equense - che quanto accaduto in Assemblea della Città Metropolitana in occasione del varo dello Statuto induca a profonde riflessioni; l’ allontanamento dall’ Aula dei Sindaci del comparto nolano ha consentito di mantenere per un solo voto il quorum strutturale, peraltro grazie ad un Sindaco che, pur presente, non ha votato a favore! La Città di Vico Equense, come tante altre soprattutto della fascia costiera e delle Isole, si è assunta la responsabilità di assicurare e mantenere il quorum innanzitutto per evitare che la nuova Città nascesse male, e poi perché crede fermamente che il dibattito sul ruolo dei Territori non sarà mai contingentato, né il suo risultato imposto con risicate maggioranze (timori dell’ Area nolana).
E’ per questo che è bene dare subito, prendendo con spirito costruttivo le ultime espressioni del Sindaco di Napoli, Presidente della Città Metropolitana, una risposta a queste ansie. Non sarebbe accettabile per nessuno che il ruolo strategico di ciascun Territorio venisse attribuito in stanze segrete, senza le necessarie cognizioni e senza conoscere gli sforzi ed i programmi di crescita delle singole componenti dalla nostra porzione di “Campania Felix”. E’ stato interessante ascoltare dal Sindaco di Nola l’ orgogliosa rivendicazione del ruolo del proprio territorio, e dei sacrifici per mantenerlo; non ho però condiviso la sua volontà di contrapposizione con l’ area costiera! Sarebbe un po’ come se Vico Equense e Massalubrense, da sempre riserve di paesaggi sublimi ed eccellenze nel gusto tra i territori del PUT, si ponessero in contrapposizione con Sorrento piuttosto che ricercare con essa il ruolo strategico proprio di ciascuna. La nostra Città, inserita nei due Golfi, ha ben chiaro il proprio ruolo strategico di Città Cerniera tra i ritmi urbani e metropolitani ed i territori della costa, di riserva di verde, biodiversità, naturalità e paesaggi per l’ intero versante costiero ed interno, ma soprattutto di Città Cerniera tra i due sistemi di Eccellenze tutelate dall’ Unesco: quelle Culturali del versante metropolitano (da Napoli, Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia) e quelle paesaggistiche della Costiera Amalfitana. Intende porsi a servizio della crescita della Città metropolitana quale destinazione turistica speciale per una ricettività non di massa, ma diffusa lungo l’ intero arco collinare montano e non solo nel suo itinerario costiero, che pur si estende su aree di grandissimo pregio all’ interno delle due celebrate Costiere (sorrentina ed amalfitana); in altre parole intende essere Porta e Porto per un nuovo turismo attento al dettaglio, consapevole della Storia e delle Eccellenze naturalistiche e del paesaggio, storico artistiche ed eno-gastronomiche che può offrire. Per realizzare appieno il ruolo che sembra esserle stato assegnato, in passato ha pagato un prezzo altissimo in termini di compressione dei diritti e delle aspettative dei suoi cittadini, travolti senza colpa da scelte di ambito vasto intese ad evitare l’ “ottierizzazione” della costa di cui altri territori erano l’ esempio. Ma ciò appartiene ormai alla storia; per evitare gli errori e la degenerazione di scelte politiche poco rispettose della realtà locali, imposte da lontano ed in stanze segrete, occorre avviare senza indugi il dibattito fondamentale sulle scelte strategiche; senza escludere nessuno. La crescita del nostro territorio (come degli altri), e la realizzazione del suo ruolo (come di quello degli altri) nell’ ambito Metropolitano non può essere avulsa da una crescita strategica dell’ intera Città Metropolitana, dalla Grande Pompei alle Terme di Stabia, dalle Ville Vesuviane all’ intera cinta del Vesuvio e delle sue città, dai territori Flegrei a quelli del Nolano, dalle Isole del Golfo. Solo un programma strategico condiviso, attuale e profondamente rispettoso del variegato universo del genuis loci della provincia napoletana, può arginare i timori degli amici Sindaci della fascia nolana. Le chiedo quindi di dare senza indugio attuazione agli intenti manifestati nelle fasi concitate della conclusione del dibattito; solo con una ampia e rispettosa partecipazione dei Territori a tutte le scelte strategiche la nostra Città potrà sentirsi davvero orgogliosa di aver contribuito a superare in positivo la contrapposizione tra le aree costiere e quelle interne, consentendo di varare lo Statuto della Città Metropolitana. Rimango in fiduciosa attesa di una sua fattiva iniziativa per un dibattito “costituente” con tutti i Sindaci sul ruolo strategico attuale e futuro dei Territori della Città Metropolitana, e colgo occasione per trasmettere a tutti il più vivo apprezzamento della nostra Comunità per la sensibilità che verrà riservata alle reciproche esigenze dei Territori, ed i miei personali e cordiali saluti", conclude l'Avvocato Migliaccio.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.