Incubo inquinamento, scattano prelievi d'acqua nel borgo messo ko dal divieto di balneazione Bufera sul depuratore, Gori risponde a1 Pd: «il nuovo maxi impianto sarà pronto entro 6 mesi»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - I tecnici dell'Arpac sono ripiombati a Marina Grande per effettuare d'urgenza nuovi prelievi. Dopo lo stop alla balneazione imposto dai sindaco Giuseppe Cuomo con tanto di ordinanza, scatta l'ora delle controanalisi che, in caso di esito positivo, potrebbero permettere all'agenzia regionale per la protezione ambientale di dare l'ok ai nel borgo tanto caro ai pescatori. Bisognerà attendere un paio di giorni e ci sarà il verdetto: operatori commerciali e amministrazione, manco a dirlo, confidano in un dietrofront che possa suggerire - solo in presenza di analisi confortanti - a Cuomo il semaforo verde alla revoca del divieto. E tutto ciò mentre Gori risponde subito alle "pressioni" del Partito democratico che, proprio sull'incubo dell'inquinamento marino, ha chiesto spiegazioni alla società che gestisce le risorse idriche sul funzionamento del maxi depuratore di Marina Grande. Un impianto più volte finito nell'occhio del ciclone per la qualità degli scarichi (spesso proprio Cuomo ba riservato diffide all'azienda per la presenza di valori fuori le tabelle ambientali, anche di azoto) e che, stando agli auspici e grazie a 5 milioni e mezzo di euro già stanziati dalla Regione Campania, dovrebbe essere dismesso. Ma tutto ciò dipende esclusivamente dal futuro del depuratore di Punta Gradelle: un sito, quello in corso di realizzazione a Vico Equense, che non è ancora pronto. Lo confermano ufficialmente i vertici di Gori che, proprio in un incontro avvenuto a Marina Grande con i "fedelissimi" del Partito democratico di Sorrento. hanno ricostruito le tappe per quel che riguarda il percorso della depurazione in penisola.
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