Pagine

giovedì 20 agosto 2015

Riceviamo e pubblichiamo

di Franca Rossi Segretaria Circolo Pd di Vico Equense

Vico Equense - Quando piove d’inverno nessuno si preoccupa del mare sporco, ci sono abbondanti mareggiate che in breve portano via la chiazza marrone e nessuno se ne accorge...tanto “è terriccio”… Quando malauguratamente piove a dirotto in estate, allora il mare si sporca allo stesso modo che d’inverno, però crea danno economico al turismo balneare, all’immagine della penisola, e allora si grida (tardivamente) al disastro ambientale mettendo in moto tutto un meccanismo per la gestione dell’emergenza… Responsabili del danno sono solo i Comuni che non controllano sistematicamente, come è loro dovere, la separazione degli allacciamenti agli scarichi fognari e agli scarichi pluviali delle abitazioni e delle aziende, e pertanto in caso di pioggia, specie se abbondante, aumenta a dismisura l’afflusso idrico nelle fogne nere e si attiva il meccanismo di troppo pieno che comporta la fuoriuscita all’esterno dei liquami fognari, sversando tutto in mare. Si sappia che qualunque depuratore in questa situazione non può funzionare correttamente, pertanto neanche il depuratore di Punta Gradelle, in caso di pioggia abbondante, potrà funzionare correttamente se i Comuni non imporranno a tutti la separazione degli scarichi delle acque piovane dagli scarichi fognari.
 
Tocca anche ai Comuni, attraverso costanti verifiche, vigilare su quelle strutture che, non avendo allacciamento alla fogna e non possedendo un sistema di depurazione individuale, dovrebbero smaltire i liquami pagando l’autospurgo, ma se piove abbondantemente, ne approfittano per dare la stura alle loro vasche di raccolta, sversando i liquami nei rivi. Quelle Amministrazioni, che sono state e sono tuttora inadempienti, adesso che il fenomeno assurge agli “onori” delle cronache, chiedono soldi alla Regione per affrontare un’emergenza dovuta alla loro colpevole mancanza di prevenzione, mentre invece meriterebbero di essere sanzionate, oltre che punite dai cittadini rispettosi delle regole, i quali dovranno pagare col denaro pubblico per tutti i furbi e gli inadempienti.

2 commenti:

  1. Giustissimo sono anni che subbiamo questa situazione ora basta un paese civile non puo' accettare simili scempi. Finalmente il problema sta diventando di proporzioni oltreconfine con i divieti di balneazione su tutta la penisola sorrentina che hanno fatto il giro del mondo sui social.

    RispondiElimina
  2. Per quanto mi riguarda spero proprio che mareggiate, piogge e tempeste portino via tutte quelle obrobiose strutture che stanno nascendo lungo la spiaggia della marina di Seiano.
    Se per "immagine" del nostro comune, si intende far carne da macello di ogni centimetro quadrato di quello che una volta era l'arenile antistante il porto, pieno di barchette, allora preferisco che non ci sia nessuna rivalutazione.
    Inoltre sono venuto a sapere che si intende costruire una piattaforma sopra la scogliera per mettere lettini e ombrelloni ai comodi di qualche struttura alberghiera del posto, se così fosse , allora questa è la vera vergogna.
    Tasche sempre più piene di pochi e sempre meno servizi per noi poveri cittadini che ci vediamo sottrarre anno dopo anno quel poco che ci era rimasto.
    Non facciamoci prendere per i fondelli da questi pagliacci.

    RispondiElimina

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.