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Benedetto Migliaccio |
Vico Equense - Il Comune si è già attivato per impugnare l’ imprevista decisione emessa in sede di ottemperanza dal Tar. Lo dice il sindaco
Benedetto Migliaccio, già in contatto con uno studio di costituzionalisti romani per verificare la bontà delle tesi dell’ amministrazione, che aggiunge “si tratta di una vicenda oggettivamente paradossale in quanto il TAR in sede di ottemperanza non tiene conto della decisione assunta dallo stesso giudice amministrativo in sede di merito. Se sul piano processuale pare acquisito che l’ acquisizione sanante è certamente legittima, stabilire quale sia il rapporto con la sentenza civile sul diverso fatto (risarcimento da fatto illecito) pare comunque questione di merito, non di ottemperanza. Lo stesso TAR in sede di merito, rigettando il ricorso proposto dell’ avv. Lauro (che sosteneva che il Comune volesse aggirare gli effetti della decisione dei giudici civili), ha chiarito di non aver giurisdizione per rivedere la quantificazione dell’ indennizzo. Inoltre, se poi si riconosce la piena legittimità dell’acquisizione sanante adottata dal Consiglio comunale di Vico Equense, non si può sostituire la sola parte sull’ indennizzo riservato al privato con la somma portata da una decisione sul fatto diverso (risarcimento danni da fatto illecito) che prevede interessi composti e rivalutazioni monetarie del tutto estranee all’ indennità (da fatto lecito). Dovrebbe esserci quindi un difetto di giurisdizione, e comunque un valicamento delle competenze, visto che il giudice di ottemperanza è entrato nel merito incidendo direttamente il legittimo provvedimento di acquisizione.
Ma non sembra avere questa facoltà. Poi, c’è anche un profilo più delicato, visto che proprio la Corte Costituzionale si è espressa in modo chiaro sulla legittimità della sostituzione del risarcimento con l’ indennizzo”. Per quanto riguarda il rischio di dissesto finanziario Migliaccio getta acqua sul fuoco “è difficile dire ciò che accadrà, anche perché occorre vedere quale sarà la pronuncia del Consiglio di Stato; ma il Comune ha per fortuna una situazione sana e pare sia stato emesso un decreto che va a finanziare i debiti fuori Bilancio. Certo, si rischierebbe in tal caso di dover diminuire di molto i servizi offerti ai cittadini per arricchire oltremodo questo signore, già molto ricco di suo, peraltro in dipendenza di una valutazione fin troppo strana (l’ altra metà del fondo Lauro fu valutata a £ 54.000 al mq, mentre per i 6.000 mq di questa metà si perviene a somme iperboliche). Infine resta ancora da vedere e da stabilire quanto spetta al Comune su questo “nuovo indennizzo” creato dal TAR, e quanto spetta agli altri soggetti coinvolti””, conclude il Primo cittadino.
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