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venerdì 2 ottobre 2015

“De Luca e Rossano”, il Sindaco chiede un incontro ai vertici sanità

Vico Equense - Lo scorso luglio il Sindaco Benedetto Migliaccio fece una visita informale (non preavvisata) all’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense, insieme al consigliere comunale di maggioranza Giovanni De Simone, dirigenti e operatori sanitari. Questa mattina, invece, con una missiva inviata al Presidente della Regione Campania, al Commissario straordinario dell’Asl Na 3, al Direttore amministrativo e ai Primari del nosocomio, ha chiesto ufficialmente un incontro per rendersi conto di persona dello stato in cui versa la struttura. L’ Amministrazione Comunale e il Consiglio Comunale intendono monitorare lo stato dell’ Ospedale e l’attuazione puntuale delle direttive in materia sanitaria avendo ricevuto ripetute segnalazioni di allarme sociale sul progressivo smantellamento del plesso e allo scadimento complessivo delle condizioni operative riservate a chi opera all’interno dell’importante e strategica struttura. “Una precedente missiva, - spiega il Sindaco Benedetto Migliaccio - che già evidenziava gravi problematiche, è rimasta priva di concreto riscontro, suppongo per il periodo feriale - su cui già sono stati sollevati appunti e polemiche - ma oggi occorre riprendere il tema con estrema urgenza. Scopo comune non può essere altro che fornire risposte chiare e univoche ai cittadini e agli utenti della sanità ospedaliera. Una visita Ufficiale, che consenta ai rappresentanti del Consiglio Comunale e all' Amministrazione civica una verifica di fatto delle segnalazioni pervenute, e un successivo serio ed approfondito confronto sulle strategie complessive di Politica Sanitaria, risulta assolutamente indispensabile”, conclude il Primo cittadino.
 
L’ Ospedale “De Luca e Rossano” nacque nel 1863 per volontà della “pia donna di casa, benestante” donna Serafina de Luca, che testò con olografo disponendo che “della mia eredità si formi un Ospedale in questo Comune” affidando il suo patrimonio al Municipio ed al Parroco di S. Ciro” affinchè “ammettano in esso tanti ammalati del Comune, e tra essi i più poveri” ed oggi vede fruitori dei servizi non solo le comunità residenti ma anche i tanti turisti che affollano la Costiera sorrentina. Il patrimonio di dotazione dei Fondatori è stato incamerato dall’ ASL, mentre l’ Ospedale, è stato ricostruito dopo il terremoto del 1980 con ingenti fondi pubblici.

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