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giovedì 26 novembre 2015

Ascom Sorrento:«Più controlli per Natale»

Il Presidente Parisi lancia anche l'idea del coworking in aiuto alle attività commerciali: due negozi diversi nello stesso locale 

Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache

Sorrento - Si è tenuta ieri la Giornata di Confcommercio dal titolo "Legalità, mi piace" incentrata sulle attività criminali che colpiscono le imprese ed il commercio. A parteciparvi, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Commercianti di Sorrento, anche Vicario Provinciale dell'Ascom, Francesco Parisi. I dati emersi a livello provinciale sono più alti della media nazionale: circa il 73% delle attività commerciali della provincia di Napoli subisce delle minacce criminali. L'abusivismo commerciale, come dato d'esperienza operativa, fonda la sua redditività sullo smercio di prodotti contraffatti o commercializzati abusivamente. Le dimensioni di tali illeciti sono rilevanti e si riverberano senz'altro sulle attività legali, assumendo una connotazione ancora più odiosa quando vengono commessi nelle immediate adiacenze di attività commerciali regolari. L'estorsione, è invece il delitto più caratteristico dei gruppi criminali di tipo mafioso, oltre a essere finalizzato all'acquisizione di risorse finanziarie, materializza il controllo del territorio da parte dei clan e della sudditanza che è imposta a tutti gli operatori economici. Un'efficace azione per sradicare il fenomeno deve necessariamente poggiarsi anche sull'indispensabile collaborazione delle vittime di questo odioso reato, il più delle volte avvinte dall'omertà che il timore di ritorsioni inevitabilmente può generare.
 
Per dissipare questa comprensibile ritrosia è senz'altro utile l'attività espletata dalle varie organizzazioni antiracket e l'adozione di meccanismi premiali in favore di chi denuncia - per ciò solo meritevole di poter continuare ad alimentare il tessuto economico sano del territorio laddove si è più volte constatato come altri operatori, permanendo nell'omertà, hanno potuto invece trarre vantaggi economici illeciti dalla cosiddetta protezione offerta dal racket, in termini di concorrenza sleale e abbattimento di costi, anche a danno dei propri stessi dipendenti. Migliori invece i dati locali che vedono Sorrento decisamente meno colpita dai reati di abusivismo commerciale e racket «Non bisogna comunque abbassare la guardia - dichiara il Presidente Ascom Sorrento Francesco Parisi - la lotta alla criminalità ed all'abusivismo, la cui gravita è stata finora sottovalutata dall'opinione pubblica, ha invece un'importanza decisiva per la ripresa economica, specie in provincia di Napoli. I cittadini e le imprese non possono vivere e svilupparsi sotto la minaccia della criminalità predatoria. Senza la sicurezza e la vivibilità del territorio non può svilupparsi il Turismo». Ed è per questo che in qualità di Presidente dell'Ascom, Parisi ha chiesto proprio nella Giornata indetta dalla Confcommercio per la legalità, il supporto delle autorità. «In previsione anche delle festività natalizie - si legge nella comunicazione fatta ieri alla polizia municipale di Sorrento - si chiede di aumentare le attività di previsione e contrasto ai traffici illeciti. In particolar modo per quelle attività maggiormente colpite, come abbigliamento e calzature per eliminare il feno meno della grandi fin-ne contraffatte». Sembra essere questo infatti uno dei maggiori poblemi che affligge il commercio sorrentino, rispetto ai colleghi provinciali e che costituisce un forte danno per le categorie commercianti sorrentine. «La presenza nei centri limitrofi di attività commerciali aventi prodotti di dubbia provenienza e per questo a bassissimo costo danneggia sìa l'utente che i commercianti. Soprattutto quando questi prodotti non riguardano l'abbigliamento ma i generi alimentari». «Altra problematica - dichiara Parisi - è rappresentato dalle cosidette "lavatrici di soldi sporchi", attività commerciali, cioè, che altro non sono che manifestazioni di riciclaggio di denaro e che costituiscono un ponte tra la criminalità e la società civile». «Controlli più serrati» dunque è questo l'appello rivolto alle forze dell'ordine da parte dell'Ascom Sorrento al fine di consentire un adeguato supporto alle attività commerciali sorrentine nella lotta alla contraffazione e garantire un ambiente commerciale accogliente per il turista, soprattutto in vista delle imminenti reste natalizie. Più tangibile rispetto al dato "rocket" in penisola sorrentina è poi sicuramente quello dell'usura: «Di fronte ai rubinetti chiusi delta banche si ravvisano casi di usura, in cui si inserisce il commerciante che vive un momento di difficoltà». «Anche per questo, ma più in generale pervenire incontro alle spese e alle esigenze dei nostri commercianti - continua Parisi - abbiamo deciso di presentare al Comune di Sorrento un progetto di coworking». Come già in altre città d'Italia, come Milano e altre cittadine del Nord dello stivale, Sorrento potrebbe iniziare ad adottare una politica di sharing economy. ossia di condivisione degli spazi di lavoro. Più conosciuta negli ambienti di lavora tori freelance, l'obiettivo è quello di portare anche le singole attività commerciali a convivere, laddove richiesto, negli stessi spazi, mantenendo la propria indipendenza ma dividendo i costi di gestione relativi al fitto del locale e alle utenze che pesano incredibilmente abbassando cosi il guadagno mensile.

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