Fonte: Francesco Fusco da Il Mattino
Castellammare di Stabia - Più investimenti per garantire un futuro occupazionale stabile alle tute blu stabiesi. È la richiesta formulata ai vertici di Fincantieri dal coordinamento nazionale della Fiom, riunitesi ieri pomeriggio negli uffici cittadini del sindacato. All'incontro erano presenti, tra gli altri, Bruno Papignani (coordinatore nazionale e segretario Fiom dell'Emilia Romagna), Andrea Santorelli (responsabile Fiom dell'area torrese - stabiese) e una delegazione di lavoratori. Circa tré ore di confronto, al termine del quale è stato stilato un documento con la richiesta di una programmazione a lungo tempo per il cantiere di via Caio Duilio. «Sono molti i punti su cui bisogna lavorare per dare una svolta occupazionale - ha detto Papignani distribuendo il lavoro in tutti i cantieri italiani da Nord a Sud. Un'altra cosa importante è la garanzia dei lavoratori, che oggi non hanno diritti, vengono sottopagati. Infine bisogna aumentare i controlli per evitare infiltrazioni camorristiche non solo a Castellammare, ma in tutta Italia». Quella tenutasi ieri nella città stabiese è stata comunque una riunione preliminare, in vista del confronto con l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, prevista il prossimo dicembre a Roma. «È come se ci fosse una sorta di indifferenza nei confronti di Fincantieri e dei suoi lavoratori - ha affermato invece Santorelli - Le loro sorti riguardano tutta la cittadinanza stabiese e non solo le loro famiglie. Non bisogna dimenticare infatti - ha proseguito che se verrà eliminato l'indotto Fincantìeri, a Castellammare ci saranno delle ripercussioni sociali non indifferenti».
Al centro della discussione resta anche il progetto relativo al bacino di costruzione che stenta a decollare tra il rimpallo di responsabilità a vari livelli istituzionali. Soltanto poche settimane fa l'ex sindaco Nicola Cuomo ha annunciato che l'opera (per circa 300 milioni di euro) sarà inserita nel prossimo piano regolatore. Ma la crisi amministrativa rischia di allungare ulteriormente i tempi. I vertici di Fincantieri intanto, attraverso note ufficiali, già in più di un'occasione hanno smentito le voci di un ridimensionamento del cantiere stabiese. Proprio nei giorni scorsi, il cda dell'azienda ha approvato il resoconto intermedio di gestione, ufficializzando la costruzione nei prossimi anni di altre tre navi. In primo luogo, diventano sette in totale i pattugliatori ordinati nell'ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare che si aggiungono alle due unità di supporto logistico e anfibia multiruolo (Lhd, ovvero Landing Helicopter Dock). Altro accordo siglato da Fincantieri è quello con la Viking Ocean Cruises e per la costruzione di due navi da crociera. Il ruolo dello stabilimento stabiese è da confermare nei prossimi mesi perché proprio l'unità Lhd potrebbe essere realizzata in via Caio Duilio. «L'andamento della gestione nei primi nove mesi del 2015 - ha detto Bono - riflette il forte incremento dell'attività produttiva e di progettazione. Sono stati sottoscritti importanti accordi commerciali per navi da crociera e militari, con un carico di lavoro e un portafoglio ordini attesi che hanno raggiunto un livello rispettivamente di circa 19,8 e 26 miliardi di euro».
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