Regione Campania - “Dopo le vicende della cronaca recente, che hanno spinto il Partito nazionale a chiedere al gruppo dirigente regionale un cambio di passo, il tema è se decidiamo di cambiare verso alla segreteria regionale del partito o se ci limitiamo a cambiare segreteria. Sembrano la stessa cosa, ma così non è. Siamo persuasi che si debba cambiare verso anche in Campania, assumendo scelte all’altezza della sfida, sia sul piano organizzativo ma soprattutto sul piano politico, e proprio per questo una ripartenza che non passi da una rilettura autocritica di questa fase di direzione politica rischia di apparire semplicemente come il ridisegno di nuovi equilibri dentro il PD e verso il governo regionale”.
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale del Partito Democratico e della componente di Rifare l’Italia, Antonio Marciano.
“Forse saremo più credibili verso i cittadini e la nostra comunità regionale se sapremo costruire un profilo autonomo ed autorevole del PD. Con una sua agenda politica, con una sua idea delle alleanze, con la sua capacità comunicativa, con un ritrovato orgoglio di appartenenza, con la giusta dimensione etica.
E, ancora, con le sue radici pienamente dentro i bisogni vecchi e nuovi che il terzo millennio ci consegna e con la sobrietà che si impongono ad un grande partito popolare, con enormi responsabilità di governo qui e a Roma. Penso dunque che la segreteria nazionale debba esprimere un giudizio su come questo partito in Campania è stato guidato; un giudizio serio e severo, che ovviamente riguarda tutti, ma ciascuno per le responsabilità ricoperte dentro questa segreteria”, scrive ancora il consigliere.
“Questa consapevolezza, questa necessaria autocritica e soprattutto i contorni di un rilancio di iniziativa e di contenuti appaiono ancora impercettibili. Ecco perché ritenevamo, e riteniamo giusto e necessario, avere un coinvolgimento pieno della segreteria nazionale. Ovviamente non abbiamo la presunzione di condizionare il lavoro che si intende mettere in campo, ma neanche rinunciare ad una nostra funzione critica. Se c’è questa disponibilità bene. Diversamente, non viviamo come un assillo l’ingresso nella nuova segreteria o nel nuovo ufficio politico (anche le definizioni hanno il loro significato), e questo non pregiudicherà il nostro impegno e il nostro sostegno verso il PD e verso l’azione di governo regionale e nazionale. Questa è la nostra dimensione della responsabilità”, conclude Marciano.
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