«C'è forse qualche errore, ma il 25% dei cittadini non paga»
Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno
Napoli - «In Campania si evade il bollo auto per più di un veicolo su quattro. Circolano 5.300.000 mezzi e per almeno un milione e mezzo di essi i proprietari omettono di pagare il dovuto». Osservata con la lente di chi lavora nell'ufficio tasse automobilistiche della Regione, che è diretto da Ennio Parisi, la Campania è terra di forzati delle quattro e delle due ruote - ad una popolazione di cinque milioni ed 800 mila abitanti, compresi i minori, corrisponde un numero solo leggermente inferiore di auto, moto , furgoni e camion e di evasori della tassa correlata al possesso di un mezzo a motore. «Nel 2015 - quantificano i funzionari - la Regione ha incassato dal bollo auto 340 milioni di euro. E' una cifra inferiore a quella relativa al 2014. Quest'ultima, a sua volta, più bassa che nel 2013, nel 2012 e nel 2011. Il gettito cala da sei anni a questa parte, ma non diminuisce il quantitativo delle vetture in circolazione. Insomma, aumenta l'evasione, forse a causa della crisi economica, forse per altri motivi». Mentre gli automobilisti protestano, dunque, perché hanno salutato il 2015 con la sgraditissima sorpresa di ricevere nella cassetta postale gli avvisi per il saldo del bollo e della mora relativi al 2012, non ancora prescritti, l'ufficio tasse automobilistiche risponde a muso duro.
«E' un nostro preciso dovere - sottolineano i funzionari - recuperare le tasse che non sono state pagate. Se non lo facessimo, verremmo meno al motivo per il quale siamo retribuiti e commetteremmo una palese ingiustizia nei confronti di coloro i quali hanno pagato il bollo, hanno rispettato le regole». Errori, ammettono, possono anche essersi verificati, ma per la stragrande maggioranza, a detta dei funzionari regionali, quegli avvisi riguardano auto e moto tuttora circolanti. «Se anche fosse vero - si giustificano - che sono state recapitate 15.000 cartelle errate, come sostiene qualcuno, in relazione al bollo del 2012, saremmo in presenza dell'uno per cento rispetto al milione e mezzo di avvisi che abbiamo dovuto inviare, in due tranche, per cercare di recuperare l'evaso. Una percentuale di errore assoluta mente accettabile. Senza contare poi che, a volte, la responsabilità per l'invio delle cartelle per i bolli auto fantasma non è nostra, ma dei possessori delle vetture che non hanno provveduto per tempo a chiedere la cancellazione delle stesse presso il pubblico registro automobilistico, il Pra. Lo gestisce l'Aci, associazione che dal 2015 lavora con noi proprio sul versante degli accertamenti propedeutici alla riscossione del bollo auto». Ammette peraltro la Regione: «C'è sicuramente anche un problema di mancanza di comunicazione tra uffici e istituzioni. Per esempio, se il giudice di pace accetta il ricorso di un automobilista, sarebbe utile che il provvedimento fosse trasmesso anche agli uffici della Regione ed al Pra, senza che l'interessato debba farsi carico di informarci. Le tecnologie oggi lo consentono. Risparmieremmo tutti tempo». Proseguono i funzionari dell'ufficio automobilistico: «Va anche ricordato a chi ha ricevuto le cartelle e ritenga di non dover pagare che non deve andare alla Motorizzazione Civile, in via Argine, ma al Pubblico registro automobilistico, a Fuorigrotta». Intanto, sono in arrivo altri avvisi di pagamento, relativi al bollo per gli anni 2013 e 2014. Inviti "bonari", attraverso i quali la Regione comunica agli automobilisti che non risulta il versamento della tassa e li invita a saldare. Chi lo fa, paga una mora inferiore alla sanzione piena, che ammonta al 30% del bollo dovuto ed evaso.
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