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domenica 14 febbraio 2016

Vertenza Eav, è ancora caos. Corse saltate e treni fermi altra giornata di passione

Lunedì nuova convocazione dei sindacati 

Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno

C'è anche una questione di età pensionabile alla base della protesta dei capitreno che, ormai dal io febbraio si astengono dagli straordinari e determinano in questo modo la soppressione di almeno una ventina di corse della Circumvesuviana ogni giorno. L'agitazione nasce dal fatto che, secondo la normativa vigente, gli operatori qualificati alla mobilità rientrano nella categoria dei lavoratori che svolgono prestazioni usuranti, perché fanno parte del personale viaggiante, proprio come i macchinisti. Hanno perciò diritto a lasciare l'attività a 61 anni e sette mesi compiuti. Temono, qualora siano utilizzati per il sostegno del nuovo reparto di controlleria a terra, istituito dal presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ed affidato alla direzione di Valeria Casizzone, di perdere tale beneficio. Andrebbero dunque in pensione, come tutti, a 67 anni. Ieri è stata un'altra giornata diffìcile, per i pendolari e per i turisti che hanno utilizzato i treni della Circumvesuviana. Alle cinque del pomeriggio si contavano già una ventina di treni soppressi lungo le tratte Napoli - Sorrento e Napoli Poggiomarino.
 
Ritardi e corse saltate anche sulla Napoli Baiano. De Gregorio, che venerdì aveva lanciato un appello ai lavoratori — evidentemente caduto nel vuoto — affinchè cessassero lo stato di agitazione, annuncia che lunedì partirà una nuova convocazione per tutti i sindacati e chiederà un'assemblea aperta ai lavoratori. «Sono disponibilissimo a ragionare sull'organizzazione del nuovo reparto di controlleria — dice — ma sono altrettanto deciso a mantenerlo, perché ha già garantito ottimi risultati. Lo dimostrano gli incassi dai biglietti di dicembre 2015, che sono triplicati rispetto allo stesso mese del 2014». Soldi, sottolinea De Gregorio, fondamentali, perché Eav è in una situazione difficilissima. «Quest'anno — quantifica — verranno meno anche i 15 milioni di euro incassati finora grazie al Piano Voci, che è scaduto. Se non incrementiamo gli incassi dai biglietti e non riduciamo i costi, portiamo i libri in tribunale» Considerazioni che non placano i sindacati. Gennaro Conte, macchinista del sindacato Orsa, non esclude che si vada allo sciopero. «Sono falliti per colpa dell'azienda — dice — i tentativi di incontro e di accordo. Eav ha continuato ad emanare ordini di servizio relativi all'utilizzo de capitreno nel nuovo settore di controlleria a terra, nonostante fossimo in attesa dell'incontro in Prefettura, programmato proprio per discutere di questi temi. Ha violato i più elementari principi delle relazioni sindacali e chiederemo sia sanzionata a norma di legge». L'annuncio di una nuova convocazione dei sindacati da parte di De Gregorio non ha dunque rasserenato gli animi. «Il presidente — sottolinea Conte - annuncia che da lunedì si attiva per rivederci. Avremmo preferito incontrarlo già oggi. Noi siamo al lavoro come sempre, forse lui è in pausa week end».

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