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mercoledì 2 marzo 2016

La Commissione Tributaria di Napoli rigetta il ricorso della Santissima Trinità e Paradiso

Vico Equense - La commissione tributaria provinciale di Napoli rigetta il ricorso presentato dall’Istituto Santissima Trinità e Paradiso concernente il pagamento dell’IMU per il 2012, che ammonta a 65mila euro. L’Ente seicentesco ha sempre sostenuto che il bene fosse sottoposto a vincolo e che pertanto dovesse avere particolari agevolazioni. Il Comune di Vico Equense, invece, ha indicato la difficoltà a individuare questo vincolo per usufruire delle facilitazioni. Infatti, la qualifica d’immobile d’interesse storico e artistico non risulta dagli atti catastali. pertanto, non avendo la parte ricorrente provato la natura diretta del vincolo, il ricorso è stato rigettato. Il complesso monumentale è moroso dal 2005. Una montagna di debiti che ammonta a circa mezzo milione dì euro di Ici - la vecchia imposta sugli immobili - mai versata al Comune di Vico Equense. E che nonostante gli appelli e i tentativi disperati per evitare il crac, rimane li, come una zavorra da cui è difficile staccarsene. Questo debito balzò fuori nel corso di un vertice del giugno scorso, quando si sono seduti allo stesso tavolo il sindaco Benedetto Migliaccio e i componenti del consiglio di amministrazione dell'istituto, tranne il Presidente perché all’epoca era autosospeso. Il tavolo fu convocato per fare il punto della situazione sull'esposizione debitoria del complesso, che poi passò nelle mani della commissione tributaria, organo terzo, che nei giorni scorsi ha sentenziato sulla questione. Insomma, una saga senza fine per il gioiello di Vico Equense nato nel lontano 1693 inizialmente come conservatorio di suore monache per poi divenire nel tempo un educandato femminile.

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