Vico Equense - Il motore di ricerca viaggi Skyscanner.it ha stilato la classifica delle 15 spiagge italiane da visitare nel 2016. Tre i lidi campani inseriti nella speciale graduatoria. Tra questi la spiaggia di Meta, divisa in Marina di Alimuri e Spiaggia di Meta, tra le caratteristiche individuate dal portale “la bellezza del paesaggio circostante...” A deturpare quel paesaggio, fino a poco tempo fa c’era un ecomostro. L’Amministrazione comunale di Vico Equense lo ha demolito, incassando per quella scelta un apprezzamento unanime in ambito nazionale e internazionale, soprattutto perché mostrava una scelta chiara di difesa del paesaggio e del territorio da parte della comunità e non era stata imposta da nessuna sentenza. Oggi al posto di 18mila metri cubi di cemento ci sono dei pini, proprio dove, fino alle 13.48 del 30 novembre 2014, si stagliava una delle costruzioni più brutte e fatiscenti d'Italia. Nei mesi scorsi il Tar ha confermato la correttezza del procedimento del Comune di Vico Equense, rigettando la richiesta dei proprietari del rudere, di annullare l'ordinanza di demolizione. L’iniziativa del Comune partiva dal presupposto che i 18mila metri cubi edificati alla fine degli anni settanta nella conca di Alimuri, in virtù di un’autorizzazione paesaggistica del 1963 e di una licenza edilizia del 1964, fossero difformi, per posizione e dimensioni, rispetto a quelle assentite all’epoca.
mercoledì 16 marzo 2016
Vico Equense, una città che difende i suoi paesaggi
Vico Equense - Il motore di ricerca viaggi Skyscanner.it ha stilato la classifica delle 15 spiagge italiane da visitare nel 2016. Tre i lidi campani inseriti nella speciale graduatoria. Tra questi la spiaggia di Meta, divisa in Marina di Alimuri e Spiaggia di Meta, tra le caratteristiche individuate dal portale “la bellezza del paesaggio circostante...” A deturpare quel paesaggio, fino a poco tempo fa c’era un ecomostro. L’Amministrazione comunale di Vico Equense lo ha demolito, incassando per quella scelta un apprezzamento unanime in ambito nazionale e internazionale, soprattutto perché mostrava una scelta chiara di difesa del paesaggio e del territorio da parte della comunità e non era stata imposta da nessuna sentenza. Oggi al posto di 18mila metri cubi di cemento ci sono dei pini, proprio dove, fino alle 13.48 del 30 novembre 2014, si stagliava una delle costruzioni più brutte e fatiscenti d'Italia. Nei mesi scorsi il Tar ha confermato la correttezza del procedimento del Comune di Vico Equense, rigettando la richiesta dei proprietari del rudere, di annullare l'ordinanza di demolizione. L’iniziativa del Comune partiva dal presupposto che i 18mila metri cubi edificati alla fine degli anni settanta nella conca di Alimuri, in virtù di un’autorizzazione paesaggistica del 1963 e di una licenza edilizia del 1964, fossero difformi, per posizione e dimensioni, rispetto a quelle assentite all’epoca.
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