Nuovi turni di servizio, maggiore flessibilità, demansionamenti e forse addirittura declassamenti: sta per aprirsi un nuovo fronte di conflitto sindacale all'Eav, proprio mentre è in arrivo uno sciopero di ventiquattr'ore destinato a paralizzare il trasporto locale il prossimo venerdì (fanno eccezione le fasce garantite). Il presidente Umberto De Gregorio ha trasmesso ai sindacati il «documento di sintesi sulle regole per la formulazione dei turni di servizio e per l'attribuzione delle competenze accessorie». Si tratta di un'iniziativa che rientra nel cosiddetto «Piano Voci», la cura pensata dall'esecutivo Monti nel 2012 per contenere i costi dell'azienda in perdita e affidata, appunto, al commissario di governo Pietro Voci. Sono nuove misure da adottare per la definizione dei turni di lavoro, tutte improntate alla richiesta di una maggiore disponibilità ai lavoratori, per esempio nella gestione dei turni che saltano perla soppressione delle corse. In quel caso, si legge nel documento, viene chiesto ai dipendenti di rendersi pronti a coprire altri turni. Nel piano, però ci sono anche ipotesi di modifica dei parametri di inquadramento dei lavoratori, molti dei quali potrebbero ritrovarsi demansionati o addirittura declassati. Ci sono, inoltre, riferimenti alla reperibilità, al recupero, alla organizzazione degli orari per la manutenzione ed altri settori nevralgici dell'azienda. A tutti vengono chiesti sacrifìci, indispensabili per contenere i costi ed evitare ulteriori tagli, secondo il commissario Voci. Le premesse per una nuova battaglia, con i sindacati pronti a partire all'attacco, ci sono tutte. Se ne saprà di più domani, quando le sigle sindacali sono state convocate nella sede dell'Unione industriali in piazza Dei Martiri. Una decisione che già fa infuriare gli autonomi: «È discutibile che si sia scelto di mettersi sotto l'ombrello di Confindustria, chiederemo quanto costa all'Eav una decisione del genere», dicono quelli dell'Orsa. Proprio loro, assieme alla Cisal, venerdì sciopereranno tutta la giornata, ancora una volta legato alla vertenza del servizio di controlleria a bordo dei temi, che qualche settimana fa portò enormi disagi ai viaggiatori.
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