di Claudio Volpe
Meta - La memoria ha un valore inestimabile, permette di non dimenticare, perpetua i ricordi di un tempo che fu, rievoca gioia e dolori. Solo con la memoria non permettiamo che le vittime di mafia non vengano uccise una seconda volta.
"le idee passano", diceva Giovanni Falcone, "gli uomini restano, restano le loro tensioni sociali e continueranno a camminare sulle gambe di altri".
Questo è stato il tema cardine della giornata di ieri.
I ragazzi del Liceo Publio Virgilio Marone hanno incontrato Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani e Mario Esposito Ferraioli, fratello di Antonino Esposito Ferraioli (vittime innocenti della mafia). L'incontro si è tenuto dapprima in assemblea d'istituto presso il teatro-cinema delle Rose alla presenza di circa 900 studenti. Di lì ci si è recati presso la sede del Liceo per svelare il velo che copriva il murales realizzato dagli studenti. Il murales raffigurava i volti di Peppino Impastato, che ha scelto di non chinare il capo e di rompere con la sua famiglia mafiosa. Antonino Esposito Ferraioli, il cuoco che non ha voluto prestarsi ai loschi affari della camorra, Giancarlo Siani "il giornalista giornalista" che dava fastidio perchè denunciava i crimini mafiosi attraverso i giornali e Alberto Vallefuoco, ucciso perché scambiato per un affiliato. Oltre il murales Paolo Balzano, alunno della IV A, ha realizzato un video che sintetizzava le tante iniziative del Liceo metese volte alla lotta per la legalità.
Al termine della mattinata Paolo Siani, fratello di Giancarlo ci ha regalato un libro "Fatti di camorra " dagli scritti giornalistici di Giancarlo Siani, il "giornalista giornalista". Nel testo vengono descritti gli articoli più dirompenti e complicati scritti da Siani. Mario Esposito Ferraioli ci ha invece regalato la ricetta del cuoco Tonino (suo fratello).
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