Marina della Lobra; concessionari privati e associazioni vincono il primo round. Da rivedere il progetto
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Massa Lubrense - Concessionari, privati e associazioni ambientaliste possono esultare: il restyling del porto di Marina della Lobra non comincerà, almeno per il momento. A escluderlo è la sentenza con cui il Tar ha accolto i sette ricorsi proposti contro il progetto. Ora la "patata bollente" passa al Comune che a breve dovrà decidere se indire una seconda conferenza dei servizi per approvare nuovamente il programma dei lavori o lasciare che il contestatissimo progetto naufraghi una volta per tutte. Voci di corridoio lasciavano presagire che il Tar intendesse affidare a un esperto l'incarico di esaminare il progetto di ristrutturazione dell'area portuale e le due parti in cui esso è stato suddiviso. I giudici amministrativi hanno invece respinto la richiesta di istruttoria avanzata durante l'udienza del 24 maggio scorso dai legali della Marina della Lobra srl, la società che dovrebbe eseguire i lavori. E nello stesso tempo, hanno annullato i provvedimenti con cui il Comune aveva chiuso la conferenza dei servizi e poi approvato il progetto esecutivo. Secondo il Tar, l'ente di piazza Vescovado avrebbe dovuto convocare nuovamente tutti i soggetti interessati dal restyling di Marina di Lobra per consentire loro di esprimersi sul progetto stralcio, cioè sulla suddivisione dei lavori ipotizzata dalla Marina della Lobra srl dopo la bocciatura del progetto originario da parte dell'Autorità di bacino della Campania centrale.
Un passaggio doveroso secondo concessionari, privati e associazioni ambientaliste, per i quali il progetto stralcio e il progetto originario sono diversi. Un adempimento non necessario, invece, secondo i vertici di Marina della Lobra srl per i quali i due programmi di lavori sono sostanzialmente identici. Alla fine i giudici hanno dato ragione ai ricorrenti: Regione Campania, cooperativa Marina della Lobra, Pro Loco, Bagni delle sirene sas, i concessionari Liberato Meo e Antonio Amoruso e Michele Gargiulo, proprietario di un terreno interessato dai lavori. A questi si era poi aggiunto il Wwf, convinto che la ristrutturazione dell'area portuale fosse non compatibile col Piano urbanistico territoriale (Put) nonché priva di autorizzazione paesaggistica, valutazione d'impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. Niente da fare, quindi, per la Marina della Lobra srl, secondo la quale il progetto stralcio possedeva tutte le autorizzazioni e non necessitava di un secondo via libera in conferenza dei servizi. A questo punto, che ne sarà del borgo marinaro di Massa Lubrense? La do manda rappresenta un bei grattacapo per l'amministrazione comunale che nelle prossime ore dovrà valutare diverse soluzioni. La prima è riconvocare la conferenza dei servizi per consentire all'Autorità di bacino della Campania Centrale e a tutti i soggetti interessati di dare l'ok al progetto stralcio. La seconda è limitarsi a prendere atto della sentenza del Tar, lasciando cosi naufragare il restyling di Marina della Lobra. L'ultima possibilità è proporre appello al Consiglio di Stato, dicendo definitivamente no ai lavori nel porto. E Gioacchino Gargiulo? Il numero uno della Marina della Lobra srl resta in attesa: «Qualora il Comune dovesse mostrarsi favorevole e si presentassero le condizioni, realizzeremo il progetto. In caso contrario, rescinderemo il contratto che ci lega allo stesso Comune per poi chiedere un risarcimento».
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