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venerdì 8 luglio 2016

Tassa sui bagnanti "stranieri". Così Meta vuole blindare i lidi

Il sindaco Tito lancia l'idea: ticket di due euro per i non residenti che vanno a mare. Comincia la trattativa con i balneari: «Non è un'imposta ma un contributo ecologico» 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Meta - Una tassa per i bagnanti non residenti pari a due euro che bisognerà versare a titolo di contributo ecologico nelle casse del Comune. Una vera e propria imposta sui tuffi ideata dal sindaco di Meta, Giuseppe Tito, che crede fermamente nel progetto tanto da aver incontrato gli operatori balneari. Sia chiaro: i margini di manovra sono ridotti e la fumata almeno per il momento è grigia. Perché la stagione balneare è entrata nel vivo, non c'è materialmente tempo per rivedere un tariffario ne per concordare nei dettagli il procedimento da seguire tra imprenditori e amministrazione. Ma nulla è dato per scontato «perché - spiega il primo cittadino di Meta - i balneari hanno evidenziato alcune possibilità criticità ma con i funzionari comunali a breve discuterò sul modus operandi eventualmente da attuare». La proposta si inserisce nella più ampia discussione aperta da qualche giorno tra Comune di Meta, settore turistico e anche autorità locali per la gestione dell'ordine pubblico. Dopo la turista rapinata e picchiata e l'accoltellamento di due giovani diretti al mare. Tito ha prima minacciato di voler chiudere la stazione, salvo poi ottenere dal prefetto di Napoli Gerarda Pantalone la promessa di rinforzi per le forze di polizia. Ma non finisce qui. Tanto che emerge l'opportunità del ticket per i bagnanti non residenti.
 
«Non si tratterebbe di un balzello - precisa il sindaco di Meta -. L'intenzione è quella di ottimizzare al meglio i proventi che derivano dal grande flusso che c'è a Meta non solo nei fine settimana». I titolari dei lidi hanno comunque rappresentato difficoltà operative al primo cittadino che in ogni caso sta già rimodulando il suo piano. Ovvero: istituire il contributo ecologico di due euro per usufruire delle aree della "neonata" passeggiata di Alimuri. Intanto, continuano le indagini sull'inferno di domenica scorsa in via Cristoforo Colombo. I carabinieri della stazione di Piano di Sorrento coordinati dal capitano Marco La Rovere e dal maresciallo capo Daniele De Marini stanno passando al setaccio tutti i filmati registrati dall'impianto di videosorveglianza comunale. Oltre a valutare l'attendibilità delle ricostruzioni fornite dagli stessi testimoni della rissa oltre che dalle due vittime. Si da la caccia a un ragazzino, presumibilmente originario della provincia di Napoli, che ha agito in compagnia di un "complice" che stando alle ipotesi investigative lo ha anche coperto garantendogli la fuga. I carabinieri, a caldo, hanno praticamente blindato il centro storico di Meta e le strade che portano agli stabilimenti balneari ma l'autore dell'accoltellamento non è stato ritrovato. L'autore del raid potrebbe comunque avere le ore contate. E tutto ciò al di là della decisione di rinforzare le unità operative in penisola sorrentina assunta recentemente anche dal Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone.

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