Sos al governo: 400 milioni per salvare l'Eav. Scontro Pd Caldoro sulla gestione dell'azienda
Fonte: Alessio Gemma da La Repubblica Napoli
“Attenzione ai borseggiatori”, il capotreno mette in allerta i viaggiatori. L'annuncio in italiano e in inglese si diffonde dall'altoparlante interno ai vagoni della Vesuviana. Ore 9.09, partenza da Garibaldi del Napoli-Sorrento, il treno è stipato di turisti, e a ogni fermata la voce ripete l'avvertimento. Si arriva a destinazione con venti minuti di ritardo e la colpa è anche loro: dei borseggiatori. Che bloccano le porte dei treni per svignarsela a ogni stazione. Come se non bastassero già gli Etr in riparazione ogni giorno che costringono a restringere la lunghezza dei convogli. Risultato: treni mignon, corse affollate. E quindi ritardi. È il calvario della Circum nelle ore in cui si arroventa la polemica sull'Eav, holding regionale, per la relazione sul piano di risanamento dei trasporti dell'ex commissario Voci. Transazioni "svantaggiose", appalti, promozioni. Ai raggi × il primo anno di gestione con De Luca alla Regione. E un monito chiaro:
"È indispensabile - scrive Voci - che l'attuale giunta individui le risorse finanziarie in grado di completare il risana mento". Torna l'ombra del fallimento, con 500 milioni di euro di debiti ancora da pagare, lo scudo contro l'assalto dei creditori che scade a dicembre e un bilancio 2015, l'ultimo approvato, di nuovo in perdita. Perché dopo i 313 milioni elargiti all'Eav dalla Regione nel 2013 e 2014, con fondi nazionali, nel 2015 Palazzo Santa Lucia ha chiuso i rubinetti. Il nodo è sempre quello: servono soldi. E sono gli stessi vertici attuali dell'Eav ad ammetterlo nelle ultime ore: «La scommessa principale resta evitare il fallimento. Si tratta di recuperare risorse anche sul fronte del governo nazionale. Esiste un tavolo importante in fase avanzata». De Luca bussa alle porte di Roma per Eav: gira una richiesta di 400 milioni di euro, nonostante la coperta sia sempre più corta per il premier Renzi visti gli ultimi dati che inchiodano a zero la crescita del Paese. Duro Stefano Caldoro, capo dell'opposizione, dopo la lettura dei rilievi sollevati da Voci: «II presidente dell'Eav, De Gregorio, chiacchieri meno, fermi le clientele, muova i mezzi, e continui il risanamento avviato. La verità è che la squadra di manager e assessori messa in campo da De Luca è di una mediocrità impressionante e preoccupante». Il gruppo Pd in Regione si stringe intorno a De Gregorio e De Luca e attacca Caldoro e l'ex commissario: «Voci dovrebbe spiegare come mai nel corso del suo mandato il debito sia addirittura cresciuto. Caldoro invece faccia sapere ai cittadini che lamentano l'insufficienza dei treni come mai non è stato richiesto a fine 2013 il nulla osta al ministero per il rispetto delle norme vigenti sulle porte dei convogli: una dimenticanza che ha fermato la commessa sul rinnovo di 37 treni. La maggioranza e la nuova direzione Eav stanno dando un cambio di passo decisivo. Solo per fare alcuni esempi: il revamping e l'acquisto di nuovi treni, gli investimenti per la sicurezza, il trasporto gratuito agli studenti». Non va giù al sindacato Orsa la critica mossa da Voci sulle "resistenze sindacali" ad allungare i turni di guida: «Con guasti frequenti e ritardi in media di 10-15 minuti non si può proporre il cambio dei turni di servizio. Non si può accusare i lavoratori e far gravare su di loro e sui cittadini il debito Eav».
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