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domenica 21 agosto 2016

Terme: ticket troppo cari, fuga di visitatori

La polemica: il costo d'ingresso è troppo caro e mente servizi Dietrofront anche di stranieri 

Fonte: Raffaele Cava da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Pochi servizi, tariffe troppo alte e nessuna agevolazione perle comitive di turisti: scoppia la polemica nel secondo giorno di apertura delle Antiche Terme di piazza Amendola. Gli ingressi nella struttura, dopo la riapertura del parco idropinico e delle sorgenti di acqua, calano rispetto al giorno dell'inaugurazione: solo 22 accessi nella mattinata di ieri. Arriva perciò a poco meno di 100 tagliandi staccati il bilancio complessivo dei primi due giorni di attività. E per di più è arrivata la beffa nel pomeriggio quando un gruppo di turisti provenienti da una regione del Nord ha fatto accesso nella struttura ma c'è stato il dietrofront una volta venuti a conoscenza del costo del ticket di ingresso: un biglietto di 8 euro è stato considerato eccessivo (per i residenti la tariffa è di 4 euro). Lo stesso copione è andato m scena anche la mattina, quando anche alcuni stabiesi non sono entrati nel parco a causa del costo del biglietto . «Mi sembra alto il prezzo di 4 euro per i residenti, solo per bere l'acqua e sedersi al fresco», ha detto uno dei visitatori stabiesi usciti dallo stabilimento prima ancora di fare accesso al parco. Sulla stessa linea anche altri residenti andati via a dir poco seccati per il costo del ticket. C'è chi, come gli attivisti di Sos Stabia, ha proposto il biglietto al costo di 4 euro anche per i nati a Castellammare.
 
Insomma la gioia emersa dal rivedere le Antiche Terme nuovamente aperte al pubblico dopo annidi abbandono e incuria, dopo un restyling costato 12 milioni di euro di fondi Cipe, ha lasciato subito spazio alla rabbia. Gli sfoghi e i pareri degli stabiesi si sono riversati anche sulle pagine dei social network e sono andati tutti nella stessa direzione: bisogna offrire più servizi. «È giusto pagare per l'ingresso, ma bisogna mettersi nei panni di un turista: si intrattiene per mezz'ora e paga 8 euro per bere l'acqua - si legge in un post sui social - Almeno dovrebbe esserci una brochure e una guida turistica che spieghi la storia e i benefici delle nostre sorgenti. Un turista che non conosce i nostri tesori si ricorderà solo che per bere un po' d'acqua ha pagato 8 euro». Sulla questione sono intervenuti anche gli ex lavoratori della municipalizzata fallita Terme di Stabia, anche loro fanno parte del progetto varato dall'amministrazione del sindaco del Pd Antonio Pannullo. Il Comune ha avviato un progetto sperimentale della durata di tre mesi con la riapertura parziale dello stabilimento (i locali della struttura dove vengono effettuate le cure termali sono chiusi al pubblico) per poi raggiungere l'obiettivo di affidare la gestione ai privati tramite un bando di gara. «Nell'orario di ingresso (dalle 7 alle 8 e dal le 16 alle 17) non è previsto il pagamento del biglietto di ingresso, il pagamento è previsto come da sempre per la cura idropinica - ha commentato un ex termale Alle Terme la cura è sempre stata o a pagamento o per copertura del servizio sanitario, questo era valido sia per la struttura del Solaro che per quella delle Antiche terme. Purtroppo sì è sempre fatto confusione sull'ingresso al parco e l'accesso alla cura idropinica». Da ricordare che l'ente comunale stabiese è in dissesto finanziario e deve far fronte al canone da versare alla Regione per lo sfruttamento delle acque oltre che alle spese per i servizi di pulizia e cassa affidati ai dipendenti comunali e a 127 ex termali che lavoreranno a turno nello stabilimento.

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