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domenica 23 ottobre 2016

Morosità, chiusa la sede del Pd. Serrature cambiate

Fonte: Francesco Fusco da Il Mattino

Castellammare di Stabia - Un pezzo di storia che finisce. È stata chiusa ieri sera la storica sede del Pd di corso Vittorio Emanuele. Poco dopo le 22, i rappresentanti della Fondazione Ds di Napoli (proprietari dell'immobile) hanno cambiato i lucchetti alla sezione del Pd di corso Vittorio Emanuele. Lo sgombero, che mette fine ad un pezzo di storia della politica cittadina, si è materializzato per morosità. Un vero e proprio schiaffo per la comunità democrat, già alle prese a Castellammare con una crisi sfociata in una vera e propria guerra tra correnti La sezione fu inaugurata nel 1975 da Armando Cossutta e "visitata", tra gli altri, anche da Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano. Una triste notizia dunque per il Pd, che arriva a poche settimane dal congresso cittadino previsto il 17 e 18 novembre prossimi. Adesso sarà corsa contro il tempo, per regolarizzare le mensilità pregresse e cercare, in tempi record, di far riaprire la sede almeno m vista dell'assemblea congressuale. In lizza per la leadership del partito, dopo più di un anno di commissariamento, dovrebbero esserci Giuseppe Giordano (membro di Officina Democratica) e Michele Cascone (vicino all'area di governo cittadino guidata dal sindaco Antonio Pannullo e dal capogruppo consiliare Francesco Iovino). Intanto ieri mattina si è svolta una conferenza stampa del gruppo di opposizione Per Castellammare. "La città sta vivendo un grande momento di sofferenza - ha affermato il consigliere Salvatore Vozza nell 'incontro con i giornalisti, nella sede del movimento civico di corso De Gasperi - C'è bisogno di atti concreti e non di annunci e proclami per risolvere i problemi de gli stabiesi". Tra gli argomenti l'urbanistica, lo sviluppo delle terme, il dissesto idrogelogico e il dissesto finanziario.
 
"Va accolto in maniera positiva il via libera dell'ultimo Consiglio comunale alla mozione presentata dall'opposizione - ha continuato l'ex candidato sindaco - che, di fatto, disegna un nuovo volto alla città con l'opzione programmatica di nuovi parcheggi e la rigenerazione urbana del centro antico. Ci avrebbe fatto piacere se la maggioranza avesse votato con noi anche la mozione sull'acqua pubblica, ma siamo comunque soddisfatti del rapporto instauratesi tra amministrazione e opposizioni, votato al sano confronto sulle reali problematiche che interessano i cittadini". Vozza ritorna poi sui 36 milioni regionali destinati alla città, precisando che "non si tratta di un nuovo finanziamento, ma di una rimodulazione di soldi già stanziati in passato.Il tutto per completare i lavori in villa comunale, per la Casa del Fascio e per il restyling al corso De Gasperi". Dal Movimento 5 Stelle la proposta di un piano urbanistico social, da condividere con i cittadini. "Abbiamo votato si in Consiglio perché si trattava di passaggi tecnici obbligatori - afferma il capogruppo Vincenzo Amato - Siamo convinti che il Piano Urbanistico Comunale debba essere fatto insieme agli stabiesi e nei prossimi giorni ufficializzeremo questa proposta". Anche il centrodestra, con Gaetano Cimmino, ha auspicato una maggiore collaborazione tra schieramenti.

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