Banco di Santa Croce |
Vico Equense - Grazie al tempestivo arrivo dei militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, alle dipendenze del Capitano di fregata Guglielmo Cassone è stato individuato e sanzionato un pescatore nella Zona di Tutela Biologica “Banco di Santa Croce”, nel Comune di Vico Equense. Una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa di Castellammare di Stabia ha permesso alla Guardia Costiera di accertare l'illecito, cogliendo in flagrante il trasgressore che faceva attività di pesca illegale all'interno dello specchio acqueo. Soddisfazione per l’operazione è stata espressa dall'Assessore al demanio di Vico Equense Angelo Castellano, che ha collaborato con il Capitano Cassone alla stesura del regolamento per la fruizione della zona di tutela biologica del Banco di Santa Croce, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Vico Equense. Un provvedimento atteso da qualche tempo, nato proprio per salvaguardare un’area marina di grande interesse naturalistico. “Si tratta – spiega l’Assessore Castellano - di un regolamento che incide sull'area demaniale in concessione al Comune di Vico Equense, che coniuga la tutela paesaggistica utilizzando il sito come attrattore turistico da volano per l'indotto economico nel settore della fruizione delle valenze naturalistiche.” Già oggetto di studio da parte del mondo scientifico sin dall’ 800, il Banco di Santa Croce, negli anni 90 fu inserito all’interno del costituendo Parco Marino Punta Campanella addirittura come zona A, al pari dello scoglio del Vervece e di Vetara, in ragione della sua elevata biodiversità e per il suo fondamentale ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema circostante. Ma successivamente, per ragioni non note, il Banco fu stralciato dal parco. Nel giugno 1993, su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. “Banco di Santa Croce” vietando la pesca sia professionale, sia sportiva in un’area di 300mt di diametro.
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