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sabato 18 marzo 2017

De Luca: disabili senza scuola, è intollerabile

Vincenzo De Luca
Il governatore: «Trasporti, noi abbiamo risanato Eav, gli altri facciano lo stesso con le loro aziende» 

Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno

Napoli - «Se perdiamo la sensibilità nei confronti dei più deboli, dei disabili e di chi ha bisogno, perde significato tutto ciò che facciamo». È quanto afferma Vincenzo De Luca, riprendendo indirettamente anche la polemica su quanto avviene a Napoli, dove dall'assistenza materiale che manca al caso de La Gloriette, il tema ha assunto una nuova, drammatica centralità. «È intollerabile che i bambini disabili non possano frequentare la scuola — aggiunge —. È vero che i tagli statali sono pesanti. Ma siamo pronti a ingaggiare una battaglia contro il Governo se dovessero essere ipotizzati nuovi sacrifici. Con gli Stati generali del Welfare di lunedì alla stazione marittima di Napoli vogliamo capire e discutere per trovare soluzioni concrete, sebbene il ruolo principale spetti ai Comuni». Il presidente della Regione, dalla tribuna di Lira Tv, affronta vari argomenti. Parla della raccolta differenziata a Napoli «ancora al di sotto di percentuali significative» e della Corte dei Conti «che ci ha fatto sapere in maniera informale che per il consuntivo 2014 della Regione avremo un buco di bilancio di più di 2 miliardi». Fino al maxi blitz che ha coinvolto l'ex assessore Pasquale Sommese e docenti universitari accusati a vario titolo di avere, in qualche modo, condizionato alcuni appalti pubblici. De Luca afferma con pessimismo che «viviamo una stagione di stanchezza della democrazia» e che «questa vicenda rischia di alimentare l'allontanamento dei cittadini dalla vita pubblica».
 
Premette che alla magistratura «va il pieno sostegno» e che «siamo in una fase iniziale delle indagini e quindi le persone coinvolte sono innocenti. In Italia — prosegue — su questo siamo alla barbarie, poiché l'inizio di una indagine qui vale come una condanna. Molte di quelle persone, alla fine, risulteranno innocenti, tuttavia nessuno se ne ricorderà perché non ci si fa scrupolo di massacrarle con le loro famiglie». D governatore non fa cenno al rinvio a giudizio del primogenito, Piero, nell'ambito del crac Ini. Tuttavia, tiene a criticare chi vorrebbe allungare i tempi della prescrizione: «Va bene allungare i tempi per reati come la corruzione e quelli di mafia. Ma per il resto sarebbe intollerabile. Perché occorre accelerare i processi e non lasciare un cittadino appeso per venti anni. Purtroppo — sottolinea — tutto ciò avviene per la debolezza estrema della classe dirigente, invigliacchita e incapace». E ancora, l'altro nodo, quello dei trasporti: «A Napoli abbiamo avuto problemi pesanti per le due aziende del trasporto: Anm e Ctp. La Regione, nell'ambito delle sue competenze, cercherà di dare una mano a tutti, a condizione che gli enti proprietari presentino piani credibili. E necessario il contributo di tutti e un atteggiamento collaborativo, con un lavoro serio di risanamento. Noi abbiamo risanato l'Eav. Altre istituzioni, proprietarie di aziende, cerchino di risolvere la cosa: le chiacchiere non risolvono nulla, è la capacità amministrativa che serve. E la Regione non è la Banca d'Italia. Nel 2016 abbiamo subito dal Governo un taglio di circa 270 milioni e ci siamo visti scaricare 200 dipendenti delle province per legge, anche se non ci servivano. Eppure, non mi metto a fare le lamentazioni. Cerco di lavorare».

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