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giovedì 23 marzo 2017

Pd bloccato dalle tessere, nessun voto a Napoli

In ritardo le convenzioni per scegliere il segretario. Tartaglione lancia la due-giorni di confronto 

Fonte: Fulvio Scarlata da Il Mattino 

Niente voto, siamo napoletani: nel partito democratico è già partito il voto nei circoli con la corsa a segretario tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. In Italia, appunto. Ma non a Napoli dove ancora non è stata definita la platea congressuale, cioè gli iscritti che possono partecipare al voto. Ieri l'ennesima riunione della commissione congressuale che decide sui ricorsi. Intanto il partito regionale lancia la sua due giorni programmatica che si concluderà con l'intervento del ministro Claudio De Vincenti. In tutto il Paese è già caccia alle percentuali che definiscono i rapporti di forza nel Pd. Le convenzioni dei circoli non avrebbero grande valore. Secondo il complesso sistema delle primarie, infatti, il voto nei circoli dovrebbe definire i tre nomi da sottoporre al voto popolare. Questa volta, visto che i candidati sono tre, le convenzioni servono a certificare i rapporti di forza venuti fuori dal tesseramento. In Italia il voto è già cominciato. A Napoli no perché il Pd provinciale ancora non ha definito la platea degli iscritti viste le continue fibrillazioni legate al tesseramento. Si è passati dalle immagini delle tessere prepagate a Miano alle anomalie del tesseramento on line in molti Comuni, a iniziare da Castellammare di Stabia, e in quartieri di Napoli.
 
Ulteriori scontri sull'eccesso di iscrizioni in alcuni circoli. Anche dopo le decisioni della commissione nazionale di garanzia sul tesseramento on line e della commissione provinciale, sono scattati i ricorsi. Un percorso ad ostacoli che ha fatto saltare qualsiasi data prefissata. Ieri la commissione provinciale di garanzia è tornata a riunirsi, cancellando, tra le altre cose, le iscrizioni di persone vicine al centrodestra a Vico Equense. «Visto il lavoro che stiamo svolgendo dice il segretario provinciale Venanzio Carpentieri - abbiamo chiesto ai circoli di non cominciare le operazioni di voto prima di domani». Per oggi, dunque, tutti i ricorsi devono essere esaminati. Ieri, intanto, la commissione provinciale del Pd ha inviato agli uffici dem di Roma le integrazioni sul tesseramento che erano state richieste per poter certificare l'anagrafe degli iscritti, in particolare con l'indicazione del luogo di nascita dei tesserati, che mancava in molte richieste di iscrizioni ed era motivo di annullamento delle tessere. Poi è stata decisa la ripartizione dei 300 delegati circa che da Napoli e provincia andranno al congresso nazionale del Pd, un numero inferiore a quello dell'ultimo congresso quando i delegati erano 350 perche gli j iscritti erano 28mila, 4milapiùdegliattuali. «Una ripartizione basata sulla media del numero delle tessere del 2014 e del 2015 - spiega Giovanni Iacone - e che quindi non prende in considerazione il tesseramento di quest'anno». I delegati sono stati distribuiti col metodo proporzionale tra i diversi circoli: tra quelli che ne hanno avuti di più, dai 5 ai 7, spiccano, Giugliano, Castellammare di Stabia e Portici. Intanto proprio domani inizia all'Hotel Mediterraneo la «due giorni di riflessione confronto sul ruolo del Partito democratico in Campania e al Sud» denominata «La Campania fa la forza». Un sorta di conferenza programmatica voluta dal segretario regionale Assunta Tartaglione per cercare di riconquistare un contatto conia società napoletana e campana. Domani pomeriggio il condirettore de l'Unità, Andrea Romano, modera il dibattito tra Gennaro Migliore, la stessa Tartaglione e Massimo Adinolfi, Sergio Locoratolo e Claudia Mancina. Sabato si riparte dal teatro Sannazzaro per una giornata chiusa da un'intervista del vicedirettore del Tg2, Andrea Covotta, al ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Mancherà, invece, e il fatto è tutto da interpretare, Vincenzo De Luca formalmente per altri impegni. ersi circoli Lo stop Ancora nessun voto nei circoli del Pd di Napoli.

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