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Matteo Salvini e Ciro Borriello |
Tutti quei napoletani anti Salvini (violenti a parte) che nei giorni scorsi hanno criticato il suo comizio alla Mostra d'Oltremare e denunciato come falso il suo inedito interesse per il Mezzogiorno, chissà che cosa avranno pensato vedendo la foto del segretario leghista con al collo la sciarpa della Turris, la squadra di Torre del Greco. Il milanista Salvini tifoso della Turris veramente non è credibile, però che tra lui e la città del corallo ci sia feeling è vero. A
Torre del Greco è attiva una sede di Noi con Salvini, ma soprattutto sabato alla Mostra c'erano il sindaco Ciro Borriello e un paio di assessori, tutti ritratti in foto accanto al leader. Borriello è stato eletto sindaco con Forza Italia, ha un passato di fedelissimo di Mastella, poi di Cosentino e tra il 2001 e il 2006 ha avuto anche una esperienza da parlamentare. Ora il gruppo Pd all'opposizione in Comune a Torre del Greco lo accusa di essersi avvicinato alla Lega solo per ottenere una candidatura alle prossime elezioni politiche. E il bello è che lui non lo nega. Certo, non la mette proprio così. Dice che «La Lega risolve i problemi dei tenitori», che anche lui, come Salvini, è un sostenitore del «prima gli italiani» e a chi gli ricorda i cori offensivi che il suo nuovo leader di riferimento dedicò ai napoletani, risponde che quella fu «un'espressione non condivisibile» ma «voglio pensare che si fosse trattato solo di folclore», perché «nessuno può augurarsi che esploda il Vesuvio (tra l'altro Torre del Greco, nel caso, se la vedrebbe non brutta, ma bruttissima, ndr) o che ci sia un'epidemia di colera». Insomma, cerca di trovare qualche appiglio, ma alla fine lo ammette tranquillamente: non è che è diventato leghista per diventare anche deputato? «Non ho mai negato di voler tornare a Montecitorio».
(Fonte: F.B. il Corriere della Sera)
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