Matteo Renzi |
Fonte: Fulvio Scaralata da Il Mattino
Un plebiscito per Matteo Renzi, il voto dei circoli della Campania e di Napoli: come ampiamente preannunciato, nonostante qualche sorpresa qui e là, come nella renzianissima Ercolano, la percentuale degli iscritti del partito democratico che hanno confermato la fiducia all'ex segretario nazionale è altissima. A Napoli i voti per Renzi ha superato il 75%, lontani sia Andrea Orlando, indicato al 19%, mentre è poco più di una testimonianza il voto per Michele Emiliano, fermo al 5%. Dopo le polemiche sul tesseramento, sul voto la tensione è decisamente minore. Ieri solo Simone Valiante, sostenitore di Orlando, ha denunciato presunti brogli ad Avellino: «Al Circolo della stampa, secondo un comunicato della federazione, si doveva votare dalle 10 alle 13, ma alle 12,25 era in corso una mostra di pittura. Urge un intervento del partito per annullare il voto della convenzione». Dal partito la risposta è arrivata, ma è una precisazione: dalle 10 alle 13 ci sarebbe stata la discussione, che al Circolo della stampa di Avellino era in una stanza accanto a quella della mostra. «Come annunciato nel programma è scritto nel comunicato del Pd regionale - le operazione di voto erano previste dalle 17 alle 20».
A stroncare qualsiasi esternazione sullo svolgimento delle operazioni di voto ci ha pensato il presidente della commissione regionale di garanzia: «Abbiamo garantito la piena regolarità e trasparenza nello svolgimento delle convenzioni - dice Donato Liguori - Dove sono state accertate situazioni che necessitavano un approfondimento di istruttoria ai fini della chiara composizione della platea, la Commissione ha deliberato la sospensione delle convenzioni stesse. Dai controlli effettuati durante il voto non si registrano particolari criticità». Insomma, Liguori si assume la piena responsabilità dei lavori nelle convenzioni. A Napoli su 24mila tesserati, gli ammessi al voto sono stati 23mila (eliminando gli iscritti dei circoli dove ancora ci sono problemi), solo meno della metà ha effettivamente partecipato ai lavori. I tre quarti hanno scelto Matteo Renzi, con un risultato ampiamente visto che il dato comprende anche la provincia dove è fortíssima la presenza di consiglieri regionali molto radicati sul territorio, come Mario Casillo e Raffaele Topo, e dell'area dem, che fa capo a Teresa Armato e al consigliere regionale Nicola Marrazzo. I seguaci di Andrea Orlando, in larga parte rappresentati dai socialisti democratici di Marco Di Lello e Peppe Balzamo, escono con un risultato soddisfacente, con 17-18% delle preferenze degli iscritti. I numeri precisi indicano il 78% per Renzi a Napoli città, con il 13% per Orlando e 1'8,9% per Emiliano. In provincia l'ex premier è al 74%, contro il 21% del ministro della Giustizia e il 4,6% del governatore della Puglia. A Caserta Renzi al 72%, Orlando al 18% e Emiliano al 5%. Ad Avelline le tre percentuali sono 84%, 11% e 3%, a Benevento 80%, 5% e 14%, a Salerno 77%, 10% e 12,5%. Complessivamente in Campania 23.174 voti a Renzi, 4.968 a 0rlando e 2.147 a Emiliano. Un caso, ma non di brogli, lo solleva Enzo Ruggiero. «Sono un iscritto al circolo Porto - racconta - in cinque anni mai convocato per nessuna iniziativa. Volevo votare, ma non ho trovato nessuna indicazione. Ho chiesto in federazione ma prima mi hanno detto che la convenzione c'era già stata. Poi mi hanno spiegato che mi avevano spostato al circolo Montecalvario da due anni. Giovedì scorso doveva esserci la convenzione, con la presentazione delle mozioni e il voto. In realtà ci siamo ritrovati in tre». Ruggiero, che ha presentato ricorso alla commissione di garanzia, ritiene che è già un problema che il regolamento nazionale non precisi come si dovevano convocare le convenzioni, per cui ogni circolo si muove autonomamente. «Ma è allucinante quanto è avvenuto qui - dice Ruggiero - questa non è una convenzione, non c'è discussione, e il voto avviene alla spicciolata, con gli iscritti che arrivano man mano. C'è un totale vuoto politico e normativo». E, invece, soddisfatta di come si sono svolte le convenzioni il segretario regionale del Pd: «Si è chiusa questa fase del percorso congressuale - la valutazione della giornata del voto di Assunta Tartaglione - Anche durante le convenzioni ci sono state situazioni che necessitavano un approfondimento e gli organismi di garanzia del partito sono intervenuti con tempismo e rigore per assicurare che il percorso congressuale sia trasparente, provvedendo in alcuni casi anche alla sospensione delle convenzioni stesse». «Siamo soddisfatti per come si sono svolte le operazioni - dichiara il segretario provinciale Venanzio Carpentieri - perché c'è stato uno svolgimento nel complesso regolare della fase dedicata alle discussioni nei circoli. La macchina organizzativa del partito ha tenuto e va sottolineato il modo efficace in cui sono state affrontate e risolte le criticità. Per la fase successiva l'auspicio è che si vada a primarie aperte soprattutto sul piano dei contenuti, con l'obiettivo di ampliare l'ambito del confronto e della discussione politica, in modo da determinare una ancor più diffusa partecipazione popolare».
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