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giovedì 23 novembre 2017

Faito, senza soldi «franano» gli interventi

Faito
Castellammare - Vico Equense. La zona è isolata per smottamento dal 6 novembre. Il caso discusso nelle commissioni regionali 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Vico Equense - Ripristinare i collegamenti tra Faito, Vico Equense e Castellammare nel più breve tempo possibile, risanando il costone a rischio frana e mettendo m sicurezza la strada di Quisisana. Ecco gli obiettivi individuati ieri durante l'audizione sull'emergenza Faito davanti alle commissioni regionali Ambiente e Bilancio. Ma non sembrano esserci tempi certi sulla riapertura delle vie d'accesso alla montagna. Sul fronte vicano, al centro del summit è finita la vicenda dei cento residenti isolati dal 6 novembre, quando una frana ha invaso l'ex strada statale 269 costringendo la Città metropolitana di Napoli a disporre la chiusura dell'arteria, unico collegamento col resto della Costiera. I residenti rischiano la vita, percorrendo una strada a rischio, per fare la spesa o portare i figli a scuola. Per risolvere il problema l'intero costone a ridosso dell'ex statale 269 dovrà essere messo in sicurezza: un'opera avvolta dalle incognite. A cominciare dalle esigue risorse a disposizione, come sottolineato dai rappresentanti del Genio Civile regionale, e dai tempi di esecuzione, che gli amministratori comunali di Vico Equense vorrebbero particolarmente rapidi. «Elemosiniamo spiccioli - ha osservato il sindaco Andrea Buonocore - quando a disposizione ci sono i canoni versati da compagnie telefoniche, radio e tv per le antenne installate sul Faito. Perché quelle risorse non vengono reinvestite per la montagna?».
 
Un intervento duro, quello del primo cittadino, che al termine dell'audizione non ha mascherato perplessità e critiche: «Ancora non si capisce chi debba rimuovere i detriti - ha detto Buonocore – In più, all'audizione hanno partecipato tutti gli enti preposti tranne la Città metropolitana che è comproprietaria di Faito e gestisce l'ex statale 269: un atteggiamento offensivo». Dalla Regione, comunque, sono arrivate rassicurazioni: nell'immediato si completerà l'eliminazione del materiale franoso lungo l'ex statale 269, per la quale sono già stati stanziati 110mila euro, dopodiché si stilerà il progetto complessivo dimessa in sicurezza. Ai tecnici di Palazzo Santa Lucia il compito di trovare la soluzione tecnica più idonea e quantificare le risorse necessarie, per coprire le quali si potrebbe attinge re a fondi europei o nazionali. «Domani (oggi, ndr) consegnerò alla presidenza del Consiglio dei ministri le circa 5mila firme di cittadini che chiedono la dichiarazione dello stato d'emergenza per Faito ha annunciato il vicepresidente della commissione Bilancio Alfonso Longobardi - L'impegno della Regione è importante, ma da solo non può bastare». E per Castellammare? Il sindaco Antonio Pannullo ha chiesto che si giunga al più presto alla definizione del progetto esecutivo di messa in sicurezza della strada di Quisisana che collega Faito alla città stabiese e che risulta chiusa da molti anni: uno step indispensabile per utilizzare i dieci milioni già stanziati per l'opera. «Siamo ancora alla fase preliminare, dobbiamo completare al più presto la progettazione definitiva e quella esecutiva - ha detto Pannullo - Parlare di rilancio di Faito non avrà senso fino a quando non saranno state ripristinate le vie d'accesso alla montagna».

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