di Associazione Amici della Pacchianelle
Vico Equense - Sul suo profilo Facebook si legge “Natale: tempo di attesa – Natale: tempo di
speranza – Natale: tempo di promesse – Natale: tempo di vita e non di morte –
Natale: festa dell’umiltà, dell’amore, della condivisione e dell’accoglienza – Natale:
tempo della sconfitta dell’egoismo e della superbia – Natale: festa della fraternità e
della famiglia - Natale: festa della pace e non della guerra.. “E’ la frase riportata sul blog di Liliana Volpe, disegnatrice, pittrice, artista amante del
presepe popolare napoletano in tutte le sue forme, che, accettando l’invito rivoltole
da P. Federico Rubino, Rettore della Chiesa di San Vito e dall’Associazione “Amici
delle Pacchianelle" ha dato vita al progetto per la realizzazione di alcune sagome di
classiche figure presepiali, da collocare nella e intorno alla capanna che verrà
allestita nella villetta che ospita il monumento di San Francesco, presso cui, la sfilata
delle Pacchianelle del prossimo 6 Gennaio, terminerà con la simbologia
dell’Adorazione dei Magi, il bacio del “Bambinello", e l’offerta dei doni.
Con la collaborazione di alcuni giovani dell’Oratorio di San Vito ( Salvatore Volpe,
Anna Guida, Francesco Rossano) la “professoressa" Liliana Volpe, unitamente al
marito Salvatore Terracciano stanno concretizzando il lavoro, eseguendo, con la
minuziosa cura di particolari dettagli, le sagome per la composizione di un piccolo
presepe che comprenderà la scena principale della Natività, opera statica tratta da
un dipinto,che accoglie Maria, Giuseppe, la mangiatoia col Bambino Gesù, su cui
spuntano i musi dell’asino e del bue ( le sole teste di questi immancabili simboli
rappresentati così come raffigurati nelle tele del Beato Angelico ) e le altre figure,
(zampognari, pecorelle, e, al di sopra della capanna, l’Angelo dell’Annuncio, che si
rivolge ai pastori per invitarli a visitare il neonato figlio di Dio), inserite
nell’ambiente, collegando la creatività artistica con quella scenica.
Figure di diverse dimensioni, scontornate, dipinte a smalto su compensato che
saranno disposte con una sequenza prospettica, quasi ad essere una
rappresentazione plastica, inserita in una veristica scenografia teatrale.
Il tutto aspettando il giorno delle Pacchianelle.
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