Ore dedicate ai fondali oltraggiati da reti, plastiche, copertoni e ingombranti
Meta - Trecento chilogrammi di ferro, tra tubolari di ponteggi e travi arrugginite è il materiale che i volontari del Wwf, Terre del Tirreno, hanno estratto in tre ore di apnea dai fondali del Parco Marino di Punta Campanella e alla Regina Giovanna. Un intervento eseguito con umiltà e a costo zero, laddove i sommozzatori professionisti intervengono con attrezzature idonee e ad ogni immersione sanno che saranno remunerati. Il materiale estratto dai fondali dell'area esplorata sono estremamente inquinanti e dannosi per la flora e la fauna marina: rifiuti che giacciono per anni come reti, plastiche, copertoni e ingombranti di ogni genere. Esiste un finanziamento ottenuto dalla Città Metropolitana di Napoli di 240 mila euro per la pulizia dei fondali che andrà diviso tra i numerosi comuni dell'area costiera. Saranno 10mila euro per ognuno dei 24 comuni che organizzerà tali operazioni (tra questi Anacapri, Barano d'Ischia, Capri, Casamicciola, Castellammare di Stabia, Ercolano, Fono, Giugliano, Ischia, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Meta, Monte di Procida, Napoli, Piano di Sorrento, Portici, Pozzuoli, Procida, Sant'Agnello, Serrara Fontana, Sorrento, Torre Annunziata, Torre del Greco e Vico Equense). L'operazione di pulizia dei fondali segue la bonifica a terra operata dal Wwf durante il tour nazionale "Spiagge Plastic-free", che ha ripulito nel corso dell'estate numerose spiagge dai rifiuti (Tordigliano, Crapolla, Regina Giovanna e altre) accendendo i riflettori sul grave problema delle materie plastiche e dei danni irreversibili causati dalla sua diffusione nei mari all'ecosistema e all'uomo. «Le attività degli attivisti del Wwf, volte a tutela dell'ambiente e al monitoraggio dell'ecosistema marino continueranno per tutta l'estate e oltre» assicura il presidente del Wwf Terre del Tirreno Claudio d'Esposito. (Fonte: Il Roma)
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