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mercoledì 3 ottobre 2018

E su Twitter il grande feeling con De Luca

Regione Campania - Con il presidente della Regione Vincenzo De Luca non c'è solo condivisione su tanti temi, dalla sicurezza ai migranti, ma spunta anche una foto sul profilo twitter del governatore e una stretta di mano con Matteo Salvini che, sorridendo, si dichiara pronto «da allievo più giovane», a mettercela tutta per «superare il maestro De Luca». E il presidente twitta: «Con Salvini in prefettura abbiamo fatto il punto sui problemi della sicurezza a Napoli e in Campania. Ho chiesto massima attenzione per il crescente fenomeno della criminalità minorile e pugno duro nella lotta alla camorra». Tra Salvini e Luigi de Magistris, invece, dopo una riunione del Comitato filata liscia, la polemica è inevitabile nel momento in cui, durante la conferenza stampa del ministro dell'Interno, rimbalzano in sala le frasi del sindaco rilasciate all'uscita in piazza del Plebiscito: «Oggi non abbiamo avuto niente. Se fra un mese, quando il ministro tornerà, ci sarà qualcosa di concreto lo dirò. Gli unici due impegni presi da Salvini sono che tornerà a novembre e che studierà attentamente ciò che ci siamo detti». Salvini, in piena conferenza stampa, ascoltate le frasi e ribatte: «Al tavolo ha detto delle cose, fuori ne dichiara altre. Era il fratello, il cugino, un sosia a parlare? Faccio esercizio zen e fingo di non aver sentito. In riunione de Magistris si è fatto carico di due o tre cambiamenti normativi che mi sono reso disponibile a inserire subito nel decreto sicurezza. Lui mi ha detto che non sa dove mettere i motorini sequestrati, ha detto che non ha vigili urbani, che la gente spara per strada, che ha 4500 case occupate abusivamente. Poi se ha problemi con se stesso sono affari suoi». Ma la critica di de Magistris è più ampia. Nei giorni scorsi ha definito Salvini il ministro dell'insicurezza. Ora il sindaco incalza: «Salvini alimenta il conflitto tra i poveri. Mi colpisce, lo ha raccontato lui stesso, che alcuni nigeriani dopo essersi fatti un selfie con lui gli hanno detto di liberarli dagli altri nigeriani. Non so dove arriveremo in questo modo. Salvini è forte con i deboli e debole con i forti. L'episodio di quel selfie amaro, raccontato dal ministro, è un'immagine dell'Italia che sta sprofondando in una situazione complessa e complicata». (Fonte: La Repubblica Napoli)

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