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sabato 24 novembre 2018

Vico Equense. Lavorarono i giorni di riposo: risarciti cinque vigili urbani

Vico Equense - Denunciarono al giudice del lavoro che per sei anni hanno prestato servizio con continuità lavorando anche nel giorno di riposo settimanale. E ciò ha causato nei loro confronti “la sottrazione agli affetti e alla vita familiare e sociale”. Così, dopo aver invocato una sentenza di condanna, vengono rimborsati. O meglio, trovano un accordo con il comune di Vico Equense che ha deciso di chiudere la controversia staccando un assegno di complessivi 23mila euro. Tutto parte l'anno scorso quando, il 12 maggio, viene notificato al comune il ricorso presentato alla sezione lavoro del tribunale di Torre Annunziata da parte di cinque dipendenti del comando di polizia municipale. Nel dettaglio, si tratta di Augusto Mario, Ciro Esposito, Vittorio Savarese, Raffaele Eusebio e Luigi Porzio. Nella loro citazione, i vigili urbani hanno chiesto un indennizzo “per il lavoro prestato nei giorni destinati a riposo settimanale, ovvero oltre i sei giorni consecutivi di lavoro”, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2002 e il 31 dicembre 2008, “a titolo di risarcimento”, a fronte “del pregiudizio sofferto per la maggiore usura psicofisica conseguente alla gravosità del lavoro prolungato per più di sei giorni consecutivi senza fruire - si legge ancora nella citazione - del dovuto riposo settimanale e per la sottrazione agli affetti e alla vita familiare e sociale, con richiesta di condanna del comune di Vico Equense”. Oltre a ciò, i dipendenti hanno invocato al tribunale anche il riconoscimento degli interessi legali maturati con rivalutazione monetaria. A questo punto, sono cominciate le trattative. l'amministrazione guidata dal sindaco Andrea Buonocore, tentando di limitare il danno, ha preso contatti con i lavoratori e i propri legali cercando di raggiungere un accordo bonario. Anche perché, su casi simili, la giurisprudenza ha fissato indirizzi che di solito vedono gli enti locali soccombere e non poco. Alla fine, i contatti sono andati a buon fine e tra il comune e i cinque dipendenti si è trovato un compromesso. L’ente a così liquidato 23mila euro ai ricorrenti sancendo una vera e propria conciliazione. nei giorni scorsi, c'è stato il via libera al pagamento con l'approvazione di un'apposita determina dirigenziale. (Fonte: saldar da Metropolis)

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