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Monsignor Alfano |
Penisola sorrentina - Il giorno dopo la decisione della Consulta, che ha dichiarato non punibile, in certi casi, l'aiuto al suicidio, in Italia si scatena il dibattito sul fine vita. La Conferenza Episcopale Italiana (Cei) non usa molti giri di parole e invita i medici all’obiezione di coscienza: «Il medico esiste per curare le vite, non per interromperle», dice monsignor Stefano Russo, Segretario generale della Cei. «Chiediamo che ci possa essere questa possibilità» perché «quando parliamo di libertà, ciò non può non avvenire». Sull’argomento oggi è intervenuto anche l’Arcivescovo della diocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia Franco Alfano, che dalle pagine di Metropolis condivide la posizione della Cei. «Va difeso il diritto alla vita - sottolinea l’Arcivescovo -. E serve l’obiezione di coscienza, che non deve essere osteggiata. La politica? Ha il compito di trovare magari una sintesi e pronunciarsi in modo netto».
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