Prendere 6 vigili dalla graduatoria. Recuperare Spasiano, Tore e area ex depuratore a Marina Grande
da Agorà
Sorrento - Il 20 settembre si avvicina, come giudica questa campagna finora? Glielo dico con tutta sincerità, sono preoccupato. Il dibattito di questa campagna, come spesso accade, si sta inabissando tra veleni, attacchi, corsi e ricorsi storici. La discussione sui temi purtroppo è sparita. Sono preoccupato perchè concentrarsi sulla bagarre elettorale, in un momento come questo, è pericoloso. Serve responsabilità, se non proviamo a guidare l’uscita dalla crisi rischiamo di venirne spazzati via. Io, come prima cosa, ho chiesto alla mia squadra di tenere un profilo basso nella discussione social e di evitare polemiche inutili in questo momento. Il prossimo che farà uscite fuori luogo o userà termini violenti di ogni genere potrà considerarsi fuori dal nostro progetto. Ora bisogna pensare ai cittadini, e alla crisi da affrontare insieme, ascoltando e coinvolgendo tutti ma, parallelamente prendendo decisioni nette e coraggiose. Noi, come spesso ripetiamo, ci siamo. È preoccupato, quindi, soprattutto dal comportamento degli altri candidati in lizza al posto di Sindaco? No, non mi permetterei mai. Sono preoccupato per l’atmosfera che si respira. Da una parte c’è una squadra che sta girando a mille con grande entusiasmo, ma che per me non sta facendo proposte vere e concrete. Lì pagano l’inesperienza amministrativa. Si possono fare tanti annunci interessanti sui social, ma se poi non hai in mente come renderli concreti serve a poco. Rischi di girare a vuoto, e in questo momento non possiamo permettercelo.
Dall’altra parte, invece, c’è il problema opposto. Una squadra legata alle vecchie dinamiche amministrative, a una visione di Sorrento vecchia e, a mio parere, trapassata. Parlo della compagine di Marco, che ha avuto anche la sfortuna di essere colpita da questo brutto virus. Gli auguro una guarigione veloce, perchè abbiamo bisogno anche della sua saggezza e delle sue proposte per dare un taglio concreto e operativo a questa campagna. Concludo dicendo che la nostra proposta, anche a detta delle persone con cui mi sto confrontando, è quella meglio assortita, che dà maggiori sicurezze. Ci abbiamo messo un po’, ma siamo riusciti a costruire una bella squadra tra amministratori uscenti e nuove energie. Abbiamo costruito un programma condiviso a cui hanno messo mano tutti i candidati. Ne vado molto fiero, perchè è la prima volta che si utilizza un metodo simile. È preoccupato per la crisi che ci aspetta. Può darci qualche informazione su come intendente affrontarla? Lo dicevo prima, servono risposte immediate, concrete. Ho già lanciato l’idea di istituire un Piano di Sostegno a stagionali e famiglie. Vedo che tutti hanno ripreso l’idea, e ne sono contento. La differenza è che noi stiamo studiando ogni modo per rendere questa proposta concreta, con cifre e numeri già sul tavolo. Immaginiamo sostegni per tutte le parti sociali, ma con modalità e strumenti politici diversi. Dobbiamo assolutamente pensare anche agli imprenditori, che da anni sono gli ammortizzatori sociali di questo territorio. La nostra idea è di alleggerirli dalle tassazioni comunali, anche per due anni a partire dal 2021, a patto però che reinvestano il risparmio sui propri dipendenti assicurandone l’occupazione. Solo così il sistema si tiene insieme, con la solidarietà vera e reale, con un’idea di welfare innovativo che qui da noi non abbiamo mai sperimentato. Al fianco di questo, ci sarà un aiuto più specifico per gli stagionali a cui dedicheremo un fondo comunale, già costituito in bilancio, ma che va arricchito di risorse per renderlo più efficace. Dal lato sanitario, va sicuramente aumentato il controllo sul territorio. Se istituiamo obblighi di mascherina, servono anche le risorse umane che controllino che siano rispettate. Anche per questo abbiamo già un’idea. Ce la esponga. Per prima cosa, scorrerei tutta la graduatoria dei vigili urbani. Abbiamo bisogno di forze nuove e preparate. L’attuale amministrazione ha già inserito in organico 6 vigili preparatissimi, ora serve prendere gli altri 9 della graduatoria. Alla pari, il termine sicurezza sul nostro territorio viene continuamente abusato e svuotato dal suo significato. Credo sia il momento di spingere per rendere operativo il nostro sistema di telecamere. Oggi è solo una questione di permessi da parte del Ministero degli interni. Serve un’interlocuzione continua e veloce con le istituzioni extraterritoriali, è il primo e forse unico modo per dare finalmente una svolta al nostro modo di amministrare. Non possiamo continuare a rendere Vico Equense il nostro confine politico più estremo. Finché c’è la voglia di affermare le egemonie singole comunali non andremo da nessuna parte. E per i progetti di più ampia visione? Ha girato dei video molto interessanti sulle proposte che vuole mettere in campo nei prossimi anni. Ce ne parli. La parola chiave è sostenibilità, in tutte le sue sfaccettature. Rendere sostenibile questo territorio significa prima di tutti recuperare i beni comunali, valorizzarli e donarli di nuovo ai nostri cittadini. I cisternoni di Spasiano, l’area ex depuratore di Marina Grande, la Pineta delle Tore. Sono punti in comune a tutti i programmi dei candidati, e ne sono contento. Significa che dopo tutte le energie saranno finalizzate al recupero di questi beni, senza giochetti politici e opposizioni a prescindere. Dobbiamo modernizzare questo comune, fermo a una visione amministrativa antiquata e a un sistema economico, purtroppo, saturo. La parola chiave per noi è regolamentazione. Sono passato troppi anni dall’ultima volta in cui si è messo mano ai regolamenti comunali su temi importanti come B&B, e arredo pubblico, per non parlare del Piano Traffico, del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche e del Piano che razionalizzi il Demanio sorrentino. Tutto è parte di un disegno che vuole rendere Sorrento una città vivibile, che torni a mettere al centro il cittadino. Non lo si fa a chiacchiere, ma con scelte concrete senza alimentare le divisioni e le fratture che, negli ultimi anni, hanno fatto male a questa città. Molti le imputano di essere diretto discendente dell’Amministrazione Cuomo, cosa risponde? L’ho già detto nell’unico confronto pubblico che abbiamo tenuto con gli altri candidati: qui di nuovo non c’è nessuno, solo Ciccio (Francesco Gargiulo ndr.). Si deve partire da questa consapevolezza, altrimenti si rischia di dire bugie e di illudere gli elettori. Ogni volta che affronto questa questioni io faccio una premessa: non rinnego la mia esperienza amministrativa e mi prendo le responsabilità di quello che è stato il mio percorso. Oggi vogliamo andare avanti, voltare pagina e cambiare il modo di amministrare. Per farlo in questo momento difficile bisogna tenere attaccate tutte la parti di questo paese. Serve responsabilità, serietà e conoscenza delle dinamiche amministrative sorrentine. Con calma, col sorriso e con il giusto ottimismo e programmazione possiamo farcela. Insieme. Chi dice il contrario non ha fatto i conti con la realtà.
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