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domenica 27 settembre 2020

Gennaro Cinque: “Con me la Penisola torna in consiglio regionale”

Vico Equense
- Puntuale come un orologio svizzero, alla vigilia di ogni elezione per il Consiglio regionale, e questo lo sa bene chi mastica un po’ di politica, comincia il solito tormentone: la penisola sorrentina ha bisogno di un candidato unico. Poi come sempre, per quanto ci si prodighi, non si cava un ragno dal buco. Prevalgono i veti, i protagonismi, e tante altre cose che non sto qui a raccontare. Alla fine, sia chiaro, ognuno fa come gli pare. E così Gennaro Cinque, già sindaco di Vico Equense e per qualche settimana ancora assessore ai lavori pubblici dello stesso Comune, avvezzo alle solite chiacchiere, si mette in proprio e si candida. E da solo prende 4174 preferenze, una cifra che gli basta per entrare nel consiglio regionale della Campania. Alla fine è stato il più votato della lista “Caldoro Presidente – UdC”. Il seggio è scattato anche grazie alla capacità di leggere lo scenario politico elettorale regionale. Cinque ha scelto, con rara capacità predittiva, la lista più idonea per dare concrete possibilità alla sua ambizione di rappresentare il territorio in Regione. E ci è riuscito, come lui stesso dice ad Agorà “la Penisola sorrentina torna dopo 31 anni ad avere un punto di riferimento nel consiglio regionale della Campania.” A chi si riferisce quando parla di 31 anni fa? Gli chiede l’intervistatore. “All’allora assessore Armando De Rosa”, risponde il neo eletto. In realtà fino a qualche giorno fa c’era l’Onorevole Flora Beneduce, moglie di De Rosa, in consiglio regionale a rappresentare la Penisola. “Si, questo è vero – risponde Cinque - ma i voti decisivi li aveva raccolti fuori dal nostro territorio. Per questo dico che oggi, immodestamente, con me la Penisola torna in consiglio regionale per il semplice fatto che la gran parte dei miei voti li ho raccolti qui.” Forte dei 2417 voti presi solo nella sua Vico Equense, Cinque raccoglie gli altri in circa 80 comuni della provincia di Napoli. 174 a Napoli Città, 150 a Castellammare di Stabia, 143 a Poggiomarino, 122 a Gragnano, 82 a Somma Vesuviana, 70 a Casola di Napoli, 64 ad Agerola, 53 a Lettere e Sant’Antonio Abate, 38 a Pompei, 34 a Caivano, 26 ad Arzano, 25 a Casalnuovo, 21 a Cicciano e soltanto 271 in penisola sorrentina (35 a Meta, 74 a Piano di Sorrento, 53 a Sant’Agnello, 57 a Sorrento e 52 a Massa Lubrense).

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