Pagine

lunedì 4 gennaio 2021

Quattro milioni di italiani hanno chiesto aiuto per mangiare a Natale

Il 2021 inizia con circa 4 milioni di italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare durante le teste, un numero raddoppiato rispetto allo scorso anno. Lo indica la stima della Coldiretti sulla base dell'ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di aiuto agli indigenti (Fcad) relativo al periodo 1994-2020. E' la punta dell'iceberg, rileva la Coldiretti, della difficolta in cui si trova un numero crescente di persone costrette a ricorrere alle mense dei poveri ñ ai pacchi alimentari. Tra gli indigenti, prosegue la nota, il 21% ha meno di 15 anni, quasi il 9% ne ha oltre 65 anni e il 3% è senza fissa dimora. Fra i nuovi poveri c'è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone impiegate nel sommerso che non hanno sussidi o aiuti pubblici, lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie fermate dalle limitazioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Sono aumentate anche le iniziative di solidarietà, con molte organizzazioni attive nella distribuzione di alimenti e 10.194 strutture periferiche, tra mense e centri di distribuzione, promosse da 197 enti caritativi. La novità di quest'anno o tuttavia il crescente impegno da parte di singoli, famiglie, aziende, enti e associazioni non ufficialmente dedicati alla solidarietà. Quasi 4 italiani su 10 (39%) hanno infatti dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno. A beneficiarne sono soprattutto quei nuclei di nuovi poveri "invisibili" che, proprio a causa del repentino peggioramento della propria condizione economica, non sono stati ancora integrati nei circuiti "consolidati" dell'assistenza.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.