Vico Equense - Avviato da circa due anni, il progetto ANSENUM (acronimo di “Antichi Semi Nuovi Mercati”) ha fatto da apripista in Campania al filone di iniziative finalizzate allo sviluppo di azioni per la riduzione dell’impatto ambientale e alla sensibilizzazione della popolazione a tale tematica, in accordo con gli obiettivi dell’agenda 2030 di cui oggi tanto si parla. La Pro Loco di Vico Equense, ente ideatore e capofila del progetto, ha puntato sul recupero di vecchi ecotipi (ovvero il pomodoro “Corbarino”, i derivati del latte vaccino e l’uva “di Sabato”) per la riduzione di emissioni. Un’iniziativa fortemente legata al territorio che recupera il “buono” di ieri e lo fa diventare il “buono” del presente per il bene del futuro… L’obiettivo intermedio del progetto ANSENUM infatti è riportare la produzione agricola su terreni considerati marginali e tenuti in uno stato di semiabbandono, o addirittura di abbandono, con impatti ambientali tremendi. L’“agricoltura di qualità”, a differenza di quella di quantità, può essere praticata anche in luoghi che sono morfologicamente disagiati e su ridotte estensioni di terra in cui non è sostenibile un’agricoltura estensiva. Questo in quanto l’agricoltura di qualità assicura una resa economica maggiore per ettaro coltivato e, inoltre, si presta ad integrare servizi alla persona aggiuntivi da rendere in loco. In un’ottica di collaborazione e al fine di sensibilizzare il mondo dell’imprenditoria a tali tematiche, martedì 27 aprile e lunedì 3 maggio si terranno due webinar dal titolo “ANSENUM incontra”, che saranno trasmessi sulle pagine social del progetto e caricati sul sito internet della Pro Loco di Vico Equense. Ad essi parteciperanno operatori della filiera turistica, ed Enti locali e associazioni di categoria. Si parlerà del progetto Ansenum e di come la filiera agricola rurale e lo sviluppo sostenibile possono favorire nuove economie e turismo.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.