L’associazione politica, sociale e culturale massese punta il dito sul mancato rispetto dei termini di messa a disposizione dei documenti ai Consiglieri comunali e sul mancato rispetto dei termini di approvazione su cui era già intervenuto il Prefetto Se il ricorso verrà accolto il Consiglio Comunale di Massa Lubrense è a rischio scioglimento
Massa Lubrense - Nuova tegola sullo scenario politico di Massa Lubrense.
Azione in Comune, associazione politica, sociale e culturale massese che siede tra i banchi dell’Opposizione in Consiglio Comunale, ha presentato ricorso al TAR contro la delibera con cui l’amministrazione guidata dal sindaco, Lorenzo Balducelli, ha approvato in data 19 luglio 2021 il Rendiconto, ovvero il documento che elenca tutte le entrate e le uscite finanziarie del 2020 di Largo Vescovado
Una decisione drastica che era già maturata nel corso dello stesso Consiglio Comunale, quando i due rappresentanti di Azione in Comune – Pietro Di Prisco e Michele Pollio – abbandonarono l’aula in chiaro segno di protesta.
Motivo del disappunto? Il mancato rispetto dei termini di messa disposizione dei documenti ai Consiglieri Comunali, di approvazione del Rendiconto, incompletezza della documentazione e mancato rispetto dei termini di approvazione. Ma andiamo con ordine.
La legge imponeva al Consiglio Comunale di Massa Lubrense di approvare il Rendiconto entro il 31 maggio 2021; ciononostante, la maggioranza politica non ha rispettato questa scadenza: un ritardo che è costato anche un richiamo da parte del Prefetto che diffidava formalmente il Consiglio comunale ad approvare il rendiconto entro un nuovo termine: 11 luglio 2021.
Malgrado questa nuova data, il Consiglio Comunale viene convocato il 19 luglio 2021 (ben 8 giorni dopo la data scaturente dalla diffida indicata dalle autorità); come se non bastasse, anche l’obbligo normativo di mettere a disposizione di tutti i componenti del consiglio la documentazione del Rendiconto non è stato rispettato.
La legge, infatti, impone che i fascicoli completi siano consultabili almeno 20 giorni prima della data del Consiglio Comunale di approvazione. Quindi, essendo stata individuata la data 19 luglio come giorno utile, i documenti sarebbero dovuti essere visibili a partire dal 29 giugno.
Invece, denuncia Azione in Comune, solo una parte della documentazione era consultabile a partire dal 13 luglio (14 giorni dopo il termine previsto dalla legge), mentre la relazione dei revisori è stata consegnata appena 3 giorni prima della data del Consiglio Comunale.
Insomma, “un comportamento irresponsabile rispetto a quanto previsto dalla normativa e un atteggiamento irrispettoso e poco trasparente nei confronti della minoranza politica, di tutti i consiglieri comunali e, soprattutto, di tutta la comunità massese”, lamentano i consiglieri Di Prisco e Pollio. “Ora sarà il TAR a decidere se il discutibile atteggiamento dell’amministrazione Balducelli, oltre che scorretto, è anche illegittimo: ricordiamo infatti che, nel caso in cui il ricorso venisse accolto, il Prefetto potrebbe nominare un commissario ad acta e sciogliere il consiglio comunale. Staremo a vedere e, ovviamente, vi terremo aggiornati”.
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