Vico Equense - Sono tanti i motivi per venire a Vico Equense. Storia, arte, territorio e cucina. Fra un percorso e l'altro, infatti, ci si può concentrare sui sapori e gli ingredienti che lungo il territorio assumono connotazioni diverse e rendono la gamma dell'offerta ghiotta e infinita. Vico Equense nel corso degli anni è diventata la capitale gastronomica che conta il maggior numero di buone tavole, e ha tutte le carte in regola per essere Città del gusto. Nella nuova Giunta comunale, infatti, all’Assessore Ciro Maffucci è stata affidata proprio la delega chiamata “Città del gusto”. “Il legame che unisce la buona cucina alla nostra terra è solidissimo e rappresenta un’incredibile opportunità di valorizzazione per l’intera penisola. Per questo intendiamo organizzare, covid permettendo, nuove iniziative in grado di promuovere ancora di più in tutto il mondo la nostra vocazione di Città del gusto” commenta l’Assessore Maffucci, chiamato a occuparsi anche di turismo e marketing territoriale. Adesso che anche Antonino Cannavacciuolo ha aperto, possiamo dire che qui è il posto dove si mangia meglio in Italia. Gennaro Esposito, chef stellato, patron della "Torre del Saracino" di Marina di Aequa, due stelle Michelin, con il suo ristorante rappresenta un punto di riferimento per la cucina italiana. Peppe Guida, già patron del ristorante stellato "Antica Osteria Nonna Rosa", quest'estate è stato al comando della cucina del Resort Le Axidie, con la collaborazione del suo braccio destro, l'Executive Chef Mario Cinque, deliziando anche i palati più esigenti. Ma non finisce qui. Il ristorante Maxi a Capo La Gala conquista la stella Michelin per il tredicesimo anno consecutivo. Graziano Caccioppoli, infine, giovane chef di origine vicana conquista la stella nel suo ristorante, il San Giorgio a Genova. Alta ristorazione, eccellenze enogastronomiche, chef stellati, maestri pizzaioli e pasticcieri e quant’altro abbia a che fare con gusto hanno radici profonde a Vico Equense, che vanta una lunga storia di sapienza e talenti.
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