Sorrento/Castellammare - “Mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si è compromesso a spendere credo il 2% del Pil per comprare armi come risposta a quello che sta accadendo. Una pazzia". Il duro attacco all’aumento delle spese militari su richiesta della Nato arriva da Papa Francesco. "La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, - ha affermato il Pontefice -, ma un'altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo: non facendo vedere i denti.” Sul tema interviene oggi in un’intervista a Metropolis, monsignor Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi Sorrento- Castellammare. “Le parole del Pontefice – si legge sul quotidiano - ci inchiodano alle nostre responsabilità: vogliamo affidarci alle bombe, alla corsa alle armi, oppure, per usare le sue stesse parole, al «prendersi cura» dell'altro, soprattutto del più debole? La risposta sembrerebbe scontata, anche perchè la storia dovrebbe averci insegnato i disastri a cui conduce la strada della violenza. Ma ahimé, purtroppo, l'essere umano ricade spesso nei propri errori. Anche per questo un richiamo forte, come quello di Papa Francesco, può essere utile: la sua, chiaramente, non è una posizione politica ma un grido d'allarme, volto a concentrare l'attenzione su chi sta pagando il prezzo più alto della follia della guerra. Vale a dire i più deboli e gli indifesi: bambini, donne, anziani, disabili”.Monsignor Alfano
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