Critiche al testo della Regione e a Federalberghi che l'ha accolto bene: «Non è stato dato il giusto valore alla "svolta ecologica"»
di Vincenzo Califano da Il Roma
Sulla riclassificazione delle strutture ricettive turistiche varata dalla Regione Campania e salutata positivamente dalla Federalberghi di Sorrento si registrano diverse valutazioni da parte del mondo sindacale e anche imprenditoriale della Penisola Sorrentina. Ad accendere la miccia polemica è Rosario Fiorentino (nella foto), segretario provinciale e di Sorrento dei lavoratori Cub stagionali del turismo, che accusa la Regione Campania di non aver colto aspetti fondamentali per l'adeguamento della legge di classificazione alberghiera, «Nessuna novità perviene da un assessorato che faceva ben sperare, ma che, invece, esprime una mediocrità diffusa - spiega Fiorentino - Altro che "regole nuove" come esulta Costanzo Iaccarino presidente della Federalberghi Penisola Sorrentina. Il livello è invece piuttosto basso». Al centro della discussione c'è la delibera n. 65 del 15/02/2022 relativa all'aggiornamento dei requisiti di classificazione del le strutture ricettive alberghiere ñ all'aria aperta; «si tratta di un testo ancorato al passato e che non tiene in debito conto le esigenze di qualità e di ecosostenibilità - sottolinea Fiorentino in primo luogo della risorsa umana, richieste dai diversi attori della filiera turistica e sempre di più al centro delle politiche nazionali ed internazionali. Eppure l'aggiornamento e l'integrazione potevano essere un'occasione per adeguare ai tempi ed all'evoluzione del mercato l'offerta turistica per un nuovo modello di sviluppo turistico».
Un'opinione, quella di Fiorentino, condivisa anche da diversi imprenditori turistici del territorio che giudicano assolutamente insufficiente gli indirizzi regionali. Per sindacato e imprese occorre invece puntare sulla «valorizzazione della risorsa umana con un personale pronto a raccogliere la sfida in un settore appetibile sul piano salariale e professionale. Inoltre adottare politiche ambientali adeguate; buona politica per una riduzione di risorse energetiche, idriche, produzione di rifiuti, eliminare la plastica monouso e aumentare la raccolta differenziata con obiettivo rifiuti zero». Non a caso proprio a Sorrento si è intrapresa da tempo una strada in questa direzione da parte di» imprenditori lungimiranti che hanno rimodulato l'organizzazione alberghiera in chiave di sostenibilità, come è il caso del Grand Hotel Conca Park che si è aggiudicato il primato nazionale di primo albergo d'Italia a "rifiuti zero". Insomma, la risposta della Regione Campania è giudicata insufficiente e inadeguata rispetto a quanto già avviato da tanti operatori del settore. Il Comune di Sorrento nell'atto di indirizzo alla Regione «aveva proposto di integrare i parametri di valutazione ai fini della classificazione delle strutture alberghiere e all'aria aperta premiando le "buone pratiche" intraprese e la svolta ecologica che rappresentano elementi essenziali per dare slancio al comparto turistico» sottolinea Rosario Fiorentino che definisce «un'occasione mancata la nuova classificazione dovuta alla superficialità con cui la Regione Campania ha ritenuto di affrontare un argomento così importante».
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