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mercoledì 9 marzo 2022

La proposta: in Ucraina con delegazione di parlamentari

La Comunità Papa Giovanni XXIII invia una lettera a deputati e senatori, invitandoli a partire insieme per l'Ucraina come forza di pace, coinvolgendo i loro colleghi europei 

Pompei - Salvatore Buonocore, originario di Vico Equense, insieme alla moglie Raffaella gestisce una casa famiglia a Pompei, ci porta a conoscenza di questa iniziativa assolutamente originale e nonviolenta lanciata ieri dal presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, verso tutto il mondo politico italiano ed europeo. “Questa volta la posta in gioco è fondamentale per il futuro” ci dice Salvatore Buonocore. Una “delegazione europea di politici, società civile e chiese che, con la propria presenza, sia un deterrente all'uso della violenza e apra uno spazio di tregua”. È la proposta contenuta in una lettera inviata ieri 8 marzo dalla Comunità Papa Giovanni XXIII a tutti i deputati e senatori italiani, in cui si chiede loro di aderire all’iniziativa e di farsene portavoce presso i colleghi europei. La delegazione, prosegue il testo a firma del presidente dell'associazione Giovanni Paolo Ramonda, intende “raggiungere un gruppo di trenta bambini orfani per evacuarli. Riteniamo che questa guerra si possa fermare solo entrando nel cuore del conflitto, formando una delegazione europea di politici, società civile e chiese che, con la propria presenza, sia un deterrente all'uso della violenza e apra uno spazio di tregua”.


 

Il progetto nasce da un intervento sul campo compiuto da una delegazione della Comunità Papa Giovanni XXIII che il 2 marzo è andata conoscere da vicino la situazione. Prima sul confine tra Polonia e Ucraina, poi nella regione di Leopoli e infine più a sud verso il confine con l’Ungheria. “E' necessario essere rapidi e noi possiamo offrire la nostra trentennale esperienza in zone di conflitto. E' una proposta che comporta rischi, ma il rischio di rimanere inermi o acuire lo scontro militare sarebbe peggiore. Vi chiediamo di farvi portavoce di questa iniziativa presso i vostri colleghi europei affinché si esprima un'ampia rappresentatività europea. L'Europa è la casa che i nostri padri hanno pensato per mettere fine a guerre e totalitarismi, la casa che è diventata un riferimento in tutto il mondo per la tutela dei diritti degli esseri umani. E' un momento decisivo della nostra storia, speriamo di poter contare sul vostro aiuto”.

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