Vico Equense - Continua il focus sulla viabilità comunale del movimento politico Ricominciamo da Vico. Dopo Ticciano e lo stato di degrado e abbandono in cui versa via Sopra La Montagna, oggi è la volta di Moiano con via Cimitero. “Capita talvolta, passeggiando per Moiano, – si legge in una nota del movimento - di imbattersi in passaggi e strade chiuse, ostruite, sbarrate. Segno delle guerre piccole che si combattono tra noi, ma pur sempre guerre. È il caso della strada che da via Nuova Faito conduce al cimitero di Moiano. Costruita intorno agli anni '80 per volontà di alcuni esponenti della vecchia DC, sebbene fosse poco più grande di un sentiero, era una strada asfaltata e permetteva il passaggio agevole di una vettura, soprattutto della vettura con i feretri dei cari estinti. Dopo qualche tempo dall' apertura della strada però qualcosa si intoppa. L'accordo tacito tra gli abitanti della zona che avevano ceduto una parte del terreno e i suddetti politici locali si incrina. Le promesse non sono state mantenute, dicono gli abitanti della zona, si comincia a tentennare, la politica locale si tira indietro, ognuno si chiude nelle proprie posizioni, come in una trincea. Non sta a noi valutare le modalità della costruzione di questa strada, - continua Ricominciamo da Vico - se sono state rispettate le norme e le varie leggi locali. Sta di fatto però che nel 2022 dopo Cristo, i feretri sono ancora portati a spalle lungo un viottolo e una lunga scalinata che si usava secoli fa. Sta di fatto che esiste una strada, asfaltata e carrozzabile che è ricoperta da rovi e erbacce, chiusa persino al passaggio pedonale. Gli abitanti della zona si precludono persino una passeggiata lungo quello che potrebbe essere il sentiero più bello e panoramico, Faito alle spalle, il mare in lontananza. Ecco cosa producono le guerre, anche quelle piccole. Ci auguriamo - conclude il documento - che gli esponenti comunali si occupino di questa strada con lungimiranza e che riprendano a dialogare con gli abitanti della zona. Sarà un passo non solo per migliorare il vivere civile. Sarà un ulteriore passo per la pace.”
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