Il sindaco di Meta è stato rieletto nel consiglio metropolitano nel gruppo Pd «Fondi chiave per il rilancio. Felice per il successo ma il voto torni alla gente»
di Salvatore Dare da Metropolis
Meta - «Il Pnrr è un'opportunità importante per fornire al territorio progetti e strutture adeguate per una rinascita. Non si può perdere questo treno. E la Città Metropolitana di Napoli reciterà un ruolo cruciale». Giuseppe Tito è sindaco di Meta dal 2014 e domenica scorsa è stato riconfermato consigliere della Città Metropolitana. Un vero e proprio successo per il fedelissimo del Partito democratico che è riuscito a ottenere sostegno dalla maggioranza di sindaci e consiglieri comunali dei sei Comuni della penisola sorrentina. Anche se non manca una dose di amarezza: «Non dobbiamo nascondere il fatto che ancora una volta ci sono state le divisioni ed è stato concreto il rischio che la penisola sorrentina rimanesse fuori dal l'assemblea - dichiara Tito - La Città Metropolitana ha grandi occasioni dinanzi a sé. Penso alle risorse per le scuole, ai fondi Pnrr, oltre a circa 150 milioni di avanzo di amministrazione. Con questo mio secondo mandato, farò ancora una volta sentire la voce della penisola sorrentina». Eppure il primo cittadino democrat solleva perplessità sul sistema di voto per l'assemblea metropolitana: «Cinque anni fa, con la legge Delrio, non fu individuata una maggioranza e si raggiunse un'intesa istituzionale con deleghe affidate ai consiglieri - sottolinea Tito -. Oggi, sia chiaro, il gruppo del sindaco Gaetano Manfredi, il Movimento Cinque Stelle e l'area del presidente Vincenzo De Luca rappresentano la maggioranza assoluta del consiglio. Ma auspico un cambiamento sostanziale. Siamo una provincia alquanto ampia, che rappresenta tre milioni di abitanti e credo che non si possa delegare la scelta dei consiglieri a una platea di appena 1.500 persone.
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