di Titti Beneduce da Il Corriere del Mezzogiorno
Castellammare di Stabia - E' stato identificato dalla Guardia costiera il bagnante che domenica scorsa, a Castellammare, armato di un martello ha fatto a pezzi uno scoglio per impadronirsi di datteri di mare, pregiati molluschi di cui sono vietate sia la pesca sia la vendita. L'uomo è stato ripreso con un telefonino mentre si accaniva contro lo scoglio, incurante degli sguardi e dei commenti di disapprovazione di tanti bagnanti. Il video, girato da uno di loro, era poi stato inviato al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che lo aveva diffuso sui social. Il denunciato è un quarantasettenne che vive nel centro storico di Castellammare; gli vengono contestati i reati di danneggiamento aggravato e pesca illegale di datteri di mare. E' stato identificato proprio grazie al filmato del bagnante, che Borrelli ha consegnato alla polizia giudiziaria della Guardia costiera. Fin dal primo momento il comandante Achille Selleri aveva assicurato il massimo impegno per individuare l'incivile. Ciò che colpisce è che l'uomo non si cura di essere visto e ripreso pur sapendo, con ogni probabilità, che sta commettendo un reato grave. Da tempo la linea delle Procure per questo genere di reati, che rischia di compromettere senza rimedio i fondali marini, si è inasprita. Lo scorso marzo sono arrivate le prime condanne per alcuni «datterari» storici proprio di Castellammare: al termine del processo con rito abbreviato il gup Rosaria Maria Aufiero ha inflitto sei anni, due mesi e 20 giorni di reclusione a Catello Avella, considerato uno dei capi dell'organizzazione che da anni depredava le zone scogliose dove vivono i datteri; condannati anche Salvatore Amato (un anno e nove mesi) e Patrizia Brasiello (un anno e un mese).
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