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venerdì 12 agosto 2022

Ospedale, sfida a De Luca: “Riapra il pronto soccorso”

L’opposizione chiede un consiglio comunale straordinario sul caso: “Il De Luca e Rossano deve essere rafforzato, non smantellato” 

di Mauro De Riso da Metropolis 

Vico Equense - L'opposizione lancia il guanto di sfida al governatore De Luca per la riapertura del pronto soccorso. Sono sei i firmatari della richiesta inoltrata al presidente dell'assise Andrea Buonocore e per conoscenza al Prefetto di Napoli Claudio Palomba per la convocazione di un consiglio comunale ad hoc per rimettere in funzione il reparto di frontiera dell'ospedale "De Luca e Rossano". Sono trascorsi quasi due anni dal 21 ottobre 2020, il giorno in cui la Regione Campania scelse di chiudere le porte del pronto soccorso, destinando gli operatori sanitari verso i Covid Center per fronteggiare la fase emergenziale della pandemia Covid-19. Una decisione temporanea, assicurarono all' epoca. Ma ad oggi non si intravedono ancora sbocchi per l'ospedale vicano, al punto che nelle ultime settimane si sono mobilitati comitati civici e organizzazioni sindacali per provare a mettere pressione su Palazzo Santa Lucia, rimarcando le difficoltà connesse all’assenza di adeguati livelli di assistenza sanitaria sul territorio. Ad associarsi agli appelli provenienti dai movimenti Civici e dai sindacati sono ora i consiglieri Maurizio Cinque, Luigi Vanacore, Raffaele Giannico, Antonio Breglia, Giuseppe Alvino, Giuseppe Ferraro, che hanno espresso tre specifiche richieste da includere in un apposito ordine del giorno. Negli intenti indicati dall'opposizione nella missiva inoltrata al presidente Buonocore e al Prefetto Palomba c’è ovviamente la «riapertura del pronto soccorso dell'ospedale “De Luca e Rossano" di Vico Equense», a cui i sei consiglieri di minoranza abbinano anche la richiesta di «rafforzamento del presidio del 118 con nuove unità mobili e personale», per fronteggiare la carenza di operatori sanitari dediti al pronto intervento dopo la "fuga" imposta dalla Regione nei mesi in cui si è registrato il picco dell'emergenza sanitaria.


 

Ma il principale obiettivo a cui a mirano i rappresentanti dell'opposizione in consiglio comunale è la sottoscrizione di un atto di indirizzo unitario, per incaricare il sindaco di chiedere al governatore Vincenzo De Luca il «riconoscimento del territorio di Vico Equense come “Area regionale sanitaria disagiata" nel prossimo Piano regionale di programmazione della rete Ospedaliera campana e nel Piano ospedaliero campano», con l’istituzione di «contratti di lavoro "ad hoc” per i medici di pronto soccorso». E’ netta, d'altra parte, la sensazione che la Regione Campania intenda destinare tutte le risorse sul polo ospedaliero unico della penisola sorrentina, che dovrà sorgere a Sant'Agnello. Un progetto da 100 milioni di euro, su cui andrà a convergere l'intero apparato sanitario della costiera. Un accentramento che è stato accelerato a seguito della scelta di chiudere il pronto soccorso di Vico Equense con cui, in sostanza, la Regione ha posto le basi verso la prospettiva di concentrare tutto il comparto della sanità in un'unica struttura. Un'ipotesi che l’opposizione vuole scongiurare, rivolgendo un appello al Prefetto per ribaltare uno scenario che, a conti fatti, appare già scritto.

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