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venerdì 12 agosto 2022

Vico Equense. Robert, Vittorio e la pizza…

Vico Equense - Continua il mio viaggio tra le pagine di Altrove al Sud di Robert Camuto, giornalista e scrittore di New York ormai di casa in Italia, che il 10 settembre sarà a Vico Equense, patria dei nonni materni. Sono tanti i personaggi che Robert descrive nel suo ultimo libro, a metà tra il saggio e il romanzo. C’è tanto di autobiografico perché il famoso wine writer americano parte dal ricordo dei suoi 10 anni e del primo viaggio in Italia per conoscere i parenti vicani. Cinquant’anni dopo, vi ritorna sulle tracce della famiglia e qui capisce che, nonostante i tanti cambiamenti, lo spirito del luogo è rimasto intatto e lo si coglie soprattutto in tavola, bevendo e mangiando. Come l’incontro con suo cugino Vittorio Cioffi (Cazzinale)… Non voglio spoilerare troppo, riporto la parte di quando i due vanno alla Pizza a Metro. 

“…Ci mettemmo davanti ai pizzaioli che stendevano la pasta fatta con lievito madre creando pizze di forma allungata, che poi ricoprivano di condimenti e infornavano con lunghe pale in tre diversi forni a legna fatti in mattoni e con il tetto a cupola. Vittorio si avvicinò alla cassiera seduta in un gabbiotto di vetro antiproiettile (Da Gigino l'incasso non corre alcun rischio), tirò fuori una banconota da cinquanta euro e la fece scivolare nella fessura. Prese il resto e un numero d'ordine per la nostra pizza a metro margherita. Aspettammo, assieme ad altra gente del posto, che il nostro numero comparisse sul display, mentre eravamo estasiati dal profumo della pasta che si cuoceva nel forno con la salsa di pomodoro e il fior di latte. Pochi minuti dopo, tornati in strada con in mano il cartone della pizza fumante, Vittorio disse: «A Vico si mangia a meno di cinque o a più di duecento euro a persona»…”

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