Pagine

venerdì 26 agosto 2022

Sant'Agata sui due golfi. Premio Di Giacomo 2022 all'attore Massimiliano Gallo e al giornalista Federico Vacalebre

Lunedì 29 agosto alle ore 20.30

Massa Lubrense - Cerimonia di consegna della XXI edizione del Premio Salvatore Di Giacomo, organizzato dalla Pro Loco Due Golfi. Appuntamento lunedì prossimo, alle ore 20.30, in piazza Sant’Agata. Il riconoscimento attribuito quest’anno all’attore Massimiliano Gallo e al giornalista musicale, sceneggiatore e saggista Federico Vacalebre. Una scelta significativa per la prestigiosa valenza dei due premiati. 

Massimiliano Gallo 

Nato a Napoli nel 1968, figlio del noto cantante napoletano Nunzio Gallo, sin da piccolo ha calcato le scene teatrali e set televisivi. Comincia a recitare con la compagnia di Carlo Croccolo e poi con Carlo Giuffrè. Continua la sua carriera in televisione partecipando a numerose fiction. Figlio d'arte (il padre era Nunzio Gallo), è fratello minore dell'attore Gianfranco Gallo, zio dell'attore Gianluca Di Gennaro e marito dell’attrice Shalana Santana. Massimiliano Gallo debutta a teatro all'età di cinque anni e a dieci è già protagonista di diversi telefilm per bambini girati per la Rai.

 

Conseguito il diploma, comincia a recitare presso la Compagnia di Carlo Croccolo. Nel 1988 fonda, insieme al fratello Gianfranco, la "Compagnia Gallo" che vanta numerosi successi teatrali come la Francesca da Rimini diretta da Aldo Giuffré. Nel 1997 Carlo Giuffré lo sceglie per interpretare Mario Bertolini, ruolo che fu di Peppino De Filippo, in Non ti pago di Eduardo De Filippo. La stagione successiva interpreta Nennillo in Natale in casa Cupiello, unica edizione senza Eduardo. Nel 2002 interpreta il "rosso" in C'era una volta...Scugnizzi di Claudio Mattone ed Enrico Vaime, vincitore del Premio E.T.I. Miglior Musical Italiano[senza fonte]. Nel 2006 con Vincenzo Salemme è il Bello di papà. Successivamente recita in una commedia in due atti sempre di Vincenzo Salemme La gente vuol ridere. Nel 2009 Marco Risi lo sceglie per Fortapàsc, nel quale interpreta il boss Valentino Gionta. Nel 2010 è Salvatore in Mine vaganti di Ferzan Özpetek. Nel 2008 esordisce sul grande schermo a seguito di un provino per il film Fortapasc ambientato sulle vicende del giovane giornalista Giancarlo Siani, provino fatto con il regista Marco Risi ed il produttore Gianfranco De Rosa a Napoli presso gli uffici della Rapa FILM service proposto dalla casting director Stefania Valestro. Nel settembre 2011 esce al cinema Mozzarella Stories di Edoardo De Angelis. Nel 2011 recita in La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo. Al teatro e al cinema alterna la radio e la televisione. Incide due dischi raccolta, il primo dedicato a Titina De Filippo e il secondo a Raffaele Viviani. Nel 2015 è tra i protagonisti di Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, con Valeria Golino vincitrice della Coppa Volpi a Venezia[1]. L'anno seguente è il capitano della nave di Onda su onda, la terza regia di Rocco Papaleo. Dal 2017 è il commissario Luigi Palma ne I Bastardi di Pizzofalcone e dal 2019 è Pietro De Ruggeri in Imma Tataranni - Sostituto procuratore, entrambi serie della Rai. Massimiliano Gallo in questi giorni sta registrando, per la RAI, “Filumena Marturano” di Eduardo. 

Federico Vacalebre 

Giornalista (musicale), sceneggiatore, saggista: fedele alla linea estremista dei suoi gusti - Edith Piaf ed i Velvet Underground, Bob Dylan e Sergio Bruni, Oum Kalsum e Atahualpa Yupanqui, i Clash e Giulietta Sacco - studia con particolare attenzione la scena napoletana del vecchio e nuovo millennio. Napoletano, classe 1962, capo della redazione Cultura e Spettacoli e critico musicale de «Il Mattino», è figlio del punk e delle fanzine, delle radio di movimento, di una critica militante e on the road che non conosce snobismi e non ha paura di sporcarsi le mani. Studioso delle culture musicali giovanili italiane ed internazionali, ma anche come delle tradizioni canore napoletane di cui è appassionato storico e archivista, da anni si occupa di comunicazione e promozione culturale. Ha scritto libri su Clash (Gammalibri), Pino Daniele (Guida/Il Mattino, Gammalibri ), Renato Carosone («Un americano a Napoli» per Sperling & Kupfer, Premio Civita e menzione speciale al Premio Chianciano, «Carosonissimo» per Arcana, «Carosone 100» per Arcana), Fabrizio De Andrè («De André e Napoli, storia d’amore e di anarchia» per Sperling & Kupfer), Rocco Hunt («Il sole tra i palazzi», Mondadori), Eduardo De Crescenzo e la canzone napoletana («Il canzoniere napoletano», La Nave di Teseo), Sergio Bruni («Mio padre Sergio Bruni, la voce di Napoli», per Rogiosi) e il fenomeno neomelodico («Dentro il Vulcano» per Pironti). Ha curato libri su Luciano De Crescenzo, Totò, Massimo Troisi, Paolo Sorrentino, Sophia Loren, Gigi D’Alessio, Jovanotti. Ha vinto il Premio Charlot per il giornalismo 2015 e il Premio Sanremo Dietro le Quinte 2016. Biografo ufficiale di Renato Carosone, è ideatore e direttore artistico del Premio Carosone, ha scritto «Carosone, l’americano di Napoli», musical portato in scena nel 2013 con Sal Da Vinci e nel 2021 con Andrea Sannino. Ha firmato il documentario «Un americano a Napoli» su Renato Carosone (2005). Dai suoi libri su Carosone è stato tratto il tv-movie «Carosello Carosone» con Eduardo Scarpetta trasmesso da Raiuno. Ha fondato l’Archivio storico della canzone napoletana. È cosoggettista, cosceneggiatore e consulente artistico di «Passione», film di John Turturro sulla canzone napoletana presentato alla Mostra di Venezia 2010, per cui è stato premiato al Festival internazionale del cinema di Salerno e a Capri, Hollywood e da cui ha tratto «Passione tour», premiato dal Festival folk di Loano e testimoniato da un doppio cd dal vivo. Ha lavorato per le reti Rai e Mediaset e Telepiù come autore, conduttore e consulente. Ha curato la pubblicazione di diverse compilation di suoni «newpolitani». Ha curato mostre su Renato Carosone (al Maschio Angioino di Napoli), la canzone napoletana, la Festa di Piedigrotta (nel Palazzo Reale di Napoli), le canzoni dell’emigrazione, Pino Daniele, i Clash, il movimento punk, «’O sole mio» (al Salone Margherita di Napoli), la Vesuwave. Allora, ho curato il volume "Di Giacomo e la canzone. Un mestiere d'arte" per la Bideri nel 150 anniversario della sua nascita. In "Passione", pluripremiato film di John Turturro su mio soggetto e sceneggiatura, ho affidato "Era de maggio" a Misia e gli Avion Travel e "Catarì" a Fausto Cigliano. Ho da poco pubblicato il libro accluso ad "Avvenne a Napoli", disco di Eduardo De Crescenzo raccontando brani digiacomiani come "Era de maggio", "Luna nova", "Marechiare", "Serenata napulitana"... 

Il Premio Salvatore Di Giacomo, manifestazione ideata dal presidente Donato Iaccarino, vuole ricordare il grande poeta napoletano, ospite fisso a Sant’Agata sui due golfi dal 1909 al 1930. Salvatore Di Giacomo visitò Sant’Agata nell’estate del 1909, insieme agli amici Roberto Bracco, che già si era stabilito a Sorrento, ed il compositore Francesco Cilea, già direttore del Conservatorio di San Pietro a Maiella. Pranzarono all’’albergo Iaccarino e Di Giacomo fu ammaliato, oltre che dall’aria frizzantina di Sant’Agata anche dall’ospitalità e dalla cucina di Don Alfonso. Don Salvatore, come lo appellavano con amabile rispetto i santagatesi, si intratteneva piacevolmente con i “paesani”, passeggiando per le stradine del borgo o seduto al caffè del bar Orlando. Dopo il matrimonio, avvenuto nel 1916, frequentò Sant’Agata anche in compagnia della moglie, Elisa Avagliano. Una presenza pregnante del “villeggiante poeta”, già famoso a quei tempi per i suoi versi, messi in musica da importanti musicisti, quali F.P. Tosti e M. P. Costa. Quindi molti i ricordi e gli aneddoti trasmessi dalle persone che ebbero la fortuna ed il piacere di conoscerlo ed apprezzarne la sua giovialità. Quest’anno, la commissione del Premio composta dal Presidente della Pro Loco Due Golfi Donato Iaccarino, da Francesco Pinto e dai giornalisti Antonino Siniscalchi e Peppe Iannicelli, con la collaborazione dell’avvocato Nino Cuomo e Livia ed Alfonso Iaccarino, hanno designato l’attore Massimiliano Gallo ed il giornalista Federico Vacalebre, meritori del riconoscimento. Il Premio Salvatore Di Giacomo rappresenta ormai un fiore all’occhiello per Massa Lubrense e per tutta la Penisola Sorrentina.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.