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lunedì 19 dicembre 2022

Sava, la città da cui partirono i Magi

di Filomena Baratto

Sava è una città della Persia da cui partirono i Re Magi per andare ad adorare Gesù. Lo apprendiamo da Il Milione di Marco Polo. Egli racconta che in quella città trovò tre tombe, l’una accanto all’altra, ognuna sormontata da una costruzione quadrata rifinita ad arte, dove si potevano visitare tre re imbalsamati di cui si vedevano ancora barba e capelli. Marco chiese tra i cittadini chi fossero quei Magi. Il termine “magi” indica sacerdoti persiani cui si attribuivano anche doti di astrologi e indovini. Gli abitanti di Sava seppero solo rispondere che si trovavano lì da molto tempo. Marco, partito da Sava, dopo tre giorni di cammino, giunse in un borgo dal nome Cala Ataperistan, che significa castello degli adoratori del fuoco. Gli abitanti di quel borgo amavano il fuoco e Marco ne scoprì il motivo subito dopo. Si raccontava in quel posto che, molto tempo prima, i tre re andassero a visitare un profeta appena nato portando con loro tre doni: oro, incenso e mirra. I tre doni servivano per capire se quel profeta fosse Dio, re o sapiente. Se avesse preso l’oro, era un re, se invece avesse preferito l’incenso, Dio, se la mirra, un sapiente. I tre Re visitarono separatamente il bambino e rimasero stupefatti di come assomigliasse a ciascuno di loro con la stessa fisionomia. Una volta fuori, decisero di entrare tutti e tre, insieme. Adorarono il Piccolo e gli offrirono: oro, incenso e mirra, che il bambino prese e dette loro in cambio un bossolo chiuso.


Quando andarono via, i re Magi lungo la strada del ritorno, dopo diversi giorni, non si trattennero dall’aprire il bossolo e con grande meraviglia trovarono all’interno solo una pietra. Dopo aver ragionato a lungo sul significato di quella pietra, i Re non ne capirono il senso e la gettarono in un pozzo. Appena la pietra cadde nella cavità, scese dal cielo un fuoco e calò dritto sul fondo della buca. Subito dopo i Re compresero che non avrebbero dovuto gettare la pietra nel pozzo, poiché si trattava di un mirabile segno. Allora raccolsero il fuoco e lo portarono al loro paese, custodendolo in una chiesa di grande ricchezza dove ancora ardeva. Solo dopo i Re intesero che il bambino aveva preso tutti e tre i doni poiché era Dio, Re e sapiente. Così Gesù aveva dato loro una pietra per dire di essere fermi nella fede. Questa fu la storia che raccontarono a Marco Polo dopo aver visitato Sava. Solo uno dei tre Magi era di Sava, un altro di Ava e il terzo di Casan.

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