Vico Equense.- A Giuseppe Dilengite, avvocato e già sindaco di Vico Equense, abbiamo chiesto un commento sull'operazione antidroga che ha interessato la città. Che effetto le ha fatto sapere che in città c'era una piazza importante di spaccio che riforniva il territorio comunale e, pare, anche quello della penisola sorrentina di ogni tipo di droga? E’ un fatto sconcertante e grave. Da cittadino ringrazio l'autorità e la polizia giudiziaria per aver individuato i responsabili ponendo fine alla attività criminale. A suo avviso fenomeni del genere ci sono sempre stati oppure si assiste ad un preoccupante salto di qualità sul fronte criminale cittadino? Qualche anno fa si verificò un episodio analogo che parimenti fu represso dalle forze dell'ordine. Il traffico di droga è un fenomeno vasto gestito prevalentemente dalla criminalità organizzata. I rimedi devono essere di carattere generale. E’ mia opinione personale che un intervento legislativo di regolamentazione e liberalizzazione delle droghe leggere può essere decisivo per sottrarre i consumatori di queste al mercato gestito dai criminali. Secondo lei, ci sono rischi di infiltrazioni camorristiche sul nostro territorio? I rischi ci sono sempre, a Vico Equense come in tutta la Penisola Sorrentina. E’ necessaria una strettissima collaborazione tra l'autorità giudiziaria le forze dell'ordine e le amministrazioni locali per controllare e arginare i tentativi di infiltrazione camorristica. Ciò non vale solo per il fenomeno spaccio droghe, ma anche e forse soprattutto per quel che riguarda il controllo degli appalti, l'usura e il ‘pizzo’ alle attività commerciali e imprenditoriali.
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